La Nuova Sardegna

Profumato, buono e sano: l'olio sardo per il 2019 teme soltanto la pioggia

di Pasquale Porcu
Raccolta delle olive
Raccolta delle olive

Gli operatori sono soddisfatti anche dal punto di vista del sapore, ma con il maltempo è fondamentale completare la raccolta

3 MINUTI DI LETTURA





Giuseppe Fois alza gli occhi al cielo e scruta i nuvoloni neri su Alghero. «Prima della pioggia di questi giorni_ dice_ l'annata 2019 sembrava davvero buona per la raccolta delle olive. Ora dobbiamo correre e approfittare di qualche sprazzo di sereno per portare in frantoio tutto quello di buono che possiamo raccogliere». Certo, un po' di raccolto è già stato trasformato e una parte è in lavorazione nei modernissimi impianti dello stabilimento di Alghero. Macchine super tecnologiche che, grazie a un procedimento che tiene basse le temperature, assicura una frangitura che mantiene pressochè intatti i profumi delle drupe.

«Assaggi questo olio novello_ dice Antonello Fois, figlio di Giuseppe, che col fratello Alessandro mandano avanti l'azienda_ Senteache profumi e che delicatezza». Ed eccoli I profumi inebrianti della cultivar Bosana, l'erba tagliata, il carciofo. E già pregustiamo il gusto di una bruschetta calda irrorata con quest'olio. L'olio novello è la referenza che si aggiunge al Gran Riserva, alla Dop, al fruttato e ai neonati oli monocultivar di Nera di Oliena, Semidana e la Tonda di Cagliari . E agli altrettanto neonati di patè di olive semplice o al peperoncino.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.17841751:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/regione/2019/06/23/news/l-olio-sardo-un-eccellenza-ma-solo-fuori-dall-isola-1.17841751]]

Un passo in avanti nel cammino della eccellenza se è vero che nel 2019 l'Accademia Olearia risulta al 47° posto nella classifica mondiale delle aziende e al primo posto tra le aziende Sarde che si sono distinte nell’Evoo World Ranking. Sempre nel 2019 nel World ranking Evoo of the year con il Gran riserva fruttato verde è al primo posto tra gli oli Regione Sardegna e al 70°posto in classifica mondiale degli oli e undicesimo posto nella classifica nazionale degli oli. Buone notizie arrivano anche dalle altre aziende del Nord dell'isola. Luigi Ledda, dopo aver buttato alle ortiche due lauree della facoltà di Architettura, ora coltiva gli oliveti di famiglia, Poderi Oliva di Alghero. «Abbiamo concluso la raccolta e la trasformazione_ dice _ siamo molto soddisfatti sia della quantità che della qualità delle olive di Bosana ma anche di quelle di Moraiolo, Maurino e Frantoio con le quali facciamo un altro olio».

Buona anche la situazione a Ittiri. «A causa della siccità eravamo molto preoccupati_ dice Tore Sanna Marella _ poi la pioggia ci ha dato qualche speranza. Le olive sono grandi, belle e sane. Ora dobbiamo sperare che le forti piogge e il vento non rovinino il raccolto». E mentre in Gallura e nel Monte Acuto gli oliveti, in generale, non destano preoccupazioni, nel sud dell'isola regna lo sconforto totale: produzioni azzerate o ridotte al minimo. A eccezione di qualche isola felice, come a Villacidro. Non male anche la situazione nel Nuorese e in Ogliastra. Ma finchè non smette di piovere non si possono fare previsioni, dicono gli operatori. A dettare legge, ormai, sono I mutamenti climatici.

Fino a qualche anno fa si continuava la raccolta fino a febbraio e anche marzo, ora entro dicembre la raccolta è terminata. «Le incertezze climatiche_ dice Giuseppe Fois_ ci obbligano ad adeguare anche gli strumenti e le macchine per la raccolta. Sempre di più abbiamo la necessità di concludere la raccolta in tempi rapidissimi, quando il tempo si mette a fare I capricci. Altrimenti rischiamo di vedere i nostri oliveti allagati senza avere la possibilità di intervenire. Per questo motivo stiamo studiando dei mezzi meccanici che si muovano su cingoli in gomma piuttosto che con le ruote. Con quello che ne consegue sul piano dei costi di produzione». Ma, nonostante le difficoltà, gli olivicoltori sardi, consapevoli della qualità degli oli extravergine di oliva isolani, continuano a lottare per far arrivare nelle tavole dei sardi, oli profumati, eleganti e soprattutto sani.

Primo piano
I casi

Non solo Michael Frison: ecco le persone sarde scomparse di cui non si sa più nulla

Le nostre iniziative