La Nuova Sardegna

Lungo i sentieri della condivisione per salvare l’uomo

di Paolo Curreli
Lungo i sentieri della condivisione per salvare l’uomo

Stintino, per il quinto anno incontri di personalità di tutto il mondo impegnate nella cooperazione

01 dicembre 2019
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STINTINO. Incontri interculturali, interreligiosi. Lo scambio reciproco, la collaborazione come unico sistema per sconfiggere un’attualità fatta di sopraffazione ed egoismo. Questa idea è stata al centro del convegno “Dialogando” che si è tenuto ieri nei locali del Museo della Tonnara di Stintino. Quinto appuntamento organizzato dal Comune di Stintino in collaborazione con l’università di Sassari, Il tempo della memoria e il Centro studi civiltà del mare. Un titolo semplice ma un’immagine potente: «in tempi così duri e violenti – come ha rimarcato il direttore della Nuova Di Rosa aprendo i lavori –. In cui sembra che sfugga la soluzione, così semplicemente a portata di mano, quella del dialogo».

E il convegno di ieri è stato molto di più che una lista di buone intenzioni o il decalogo delle utopie dei saggi. È stato, invece, il rendiconto di quelle tante realtà che testardamente, dai livelli istituzionali più alti fino al volontariato, continuano a lavorare perché: «è l’altro da noi la realtà, il mondo è una casa da abitare – come ha sottolineato l’arcivescovo di Sassari Saba –. E noi costruiamo perché abitiamo, condividiamo. In un dialogo senza orgoglio ma paziente e pacifico, con la prospettiva che l’altro resti se stesso e non me». Una condivisione molto bene raccontata da Anna Paolini che dirige l’Unesco a Doha e nello Yemen: «due luoghi profondamente diversi. La nazione più ricca del mondo, il Qatar, e il poverissimo Yemen, dilaniato dalla guerra. In un mondo che vede 70 milioni di profughi, la convivenza comincia nelle menti degli uomini, dalla cultura, e in questo l’Unesco è un motore fondamentale». Paolini ha portato l’esperienza di incontro tra Corea del Nord e quella del Sud, Paesi così lontani uniti nel riconoscimento della loro lotta tradizionale come bene immateriale dell’umanità, la condivisione attraverso la ricerca scientifica tra Giordania, Israele e Palestina. «Sotto l’egida delle Nazioni Unite queste persone si sono parlate, hanno cercato i punti in comune, che sono spesso molti di più di quelli che dividono».

Questo processo di condivisione tra l’umanità reale, fatta di persone in carne e ossa, e non idee politiche o fedi religiose, è un processo sotterraneo, silenzioso che sempre fatto parte della storia. «La Siria divisa di oggi è stata la porta di Oriente, dove l’architettura, la musica e la lingua ci parlano di incontro tra culture» ha detto Jihad Mtnos Battah, vescovo di Damasco, che ha intonato la strofa di uno stesso canto in arabo e aramaico. I passi avanti della cultura, il riconoscimento dei diritti civili, della parità di genere sono conquista per tutti. Amal Al Masri ha portato l’esperienza di lotte e conquiste del Forum libanese delle donne. Il lavorio costante, instancabile, delle “talpe della pace” dei “costruttori di ponti” è un segno di ottimismo testimoniato da Fabrizio Lobasso (ambasciatore in Sudan) e Bashir Babiker dell’università di Khartum impegnati nel Corno d’Africa a cercare «i punti di sintesi tra diverse culture e giurisprudenze, il punto di minor resistenza» per raggiungere obiettivi come salvare una donna – che uccise il marito violento per salvarsi – dalla pena di morte o sminare il territorio per restituirlo alla gente. Condivisione come arma potente contro la criminalità nel resoconto del questore di Sassari Diego Buso e Gennaro Capoluongo direttore del dipartimento cooperazione internazionale di Polizia della Criminalpol. Ponti e condivisione di saperi «con l’università di Sassari in prima fila – ha detto il rettore Carpinelli – nel mettere a servizio della cooperazione le competenze ma anche nel saper valutare il lavoro fatto».

Gli interventi son proseguiti durante la serata con Attilio Mastino (la cooperazione in archeologia); Aziz Pllozanhani dell’università di Skoje in Macedonia. Piero Capuccinelli dell’Accademia dei Lincei (sull’esperienza di cooperazione in Vietnam); Luciano Gutierrez, dell’ateneo di sassari, sull’Erasmus. Sono intervenuti, tra gli altri: Angela Mameli, Luca Bondioli, Federico Chiodi, Giustina Casu, Francesco Squarotti e Fabrizio Contini.

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