La Nuova Sardegna

Nasce il Museo nazionale della Resistenza

di Michela Nana

Parte con quindici milioni il progetto voluto dal ministro Franceschini e dal sindaco di Milano Sala

10 dicembre 2019
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MILANO. Avrà sede a Milano il Museo nazionale della Resistenza e per questo progetto il governo, con il ministero dei Beni culturali, stanzierà 15 milioni di euro. L’annuncio è stato fatto ieri dal ministro Dario Franceschini, insieme con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso di un incontro con la stampa a Palazzo Marino.

Il primo apprezzamento per il progetto è arrivato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in un messaggio letto dal ministro ha commentato: «La memoria di chi ha combattuto per restituire all’Italia la libertà va conservata e trasmessa, non per riprodurre divisioni, ma per consolidare e diffondere, specialmente tra le giovani generazioni, la consapevolezza del valore inestimabile della democrazia e della libertà».

Il Museo nazionale della Resistenza avrà la sua sede, di 2.500 metri quadrati, in piazzale Baiamonti, nella seconda piramide progettata – e ancora tutta da realizzare – dall’architetto Jacques Herzog, di fronte alla prima piramide, quella dove si trova la Fondazione Feltrinelli. Per Franceschini il Paese «ha assoluto bisogno» di questo museo perché in Italia ci sono «tanti luoghi importanti che ricordano la Resistenza, ma manca un museo nazionale. In un momento come questo è giusto che ci sia un segnale forte».

L’annuncio del ministro e di Sala chiude le polemiche sulla sede del Museo della Resistenza, che in un primo momento doveva essere realizzato nella Casa della memoria di Milano, luogo considerato troppo piccolo per un progetto di tale importanza, visto che il capoluogo è città medaglia d’oro della Resistenza.

Per questo Anpi, insieme ad altre associazioni, aveva inviato nei mesi scorsi una lettera al ministero, con la senatrice a vita Liliana Segre come prima firmataria, per chiedere che venisse trovata una sede adeguata per il museo. «Questo museo sarà un progetto di prestigio per Milano e importante per il Paese», ha detto Sala. Al progetto parteciperanno l’Istituto Parri, l’Anpi e la Regione Lombardia.

«Sono figlio di un partigiano e mi sono sempre portato dietro la paura che il ricordo della Resistenza si smarrisca – ha concluso il Franceschini –. È importante avere un luogo che ricorderà ai giovani cosa hanno fatto i nostri padri, che hanno sacrificato la loro giovinezza per la libertà e la democrazia»



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