La Nuova Sardegna

«Gigi Riva, modello unico di un’epoca irripetibile»

di Roberto Sanna
«Gigi Riva, modello unico di un’epoca irripetibile»

Su Sky Federico Buffa racconta il bomber di Leggiuno simbolo della Sardegna. E Tommaso Giulini lo ha nominato presidente onorario del “suo” Cagliari

14 dicembre 2019
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SASSARI. L’hombre vertical del calcio italiano fa ancora innamorare. Ieri Sky Sport ha mandato in onda la prima delle due puntate del programma “Buffa racconta” dedicate a Gigi Riva (la prossima verrà trasmessa venerdì 20 dicembre) e durante la presentazione del programma, nella sede di Sky a Milano, il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha annunciato che mercoledì prossimo il più grande bomber della nazionale italiana diventerà presidente onorario dell’unica squadra della quale ha vestito la maglia in serie A e della quale negli anni Ottanta è stato anche presidente “vero”.

Amore vero. Lo speciale era nell’aria da diversi mesi, ieri mattina Sky ha fatto la presentazione ufficiale e in serata ha mandato in onda la prima parte. Federico Buffa, il più celebre interprete dello storytelling sportivo, dopo aver raccontato i più grandi campioni e i più grandi avvenimenti, non poteva esimersi da un approfondimento (due puntate della durata di un’ora ciascuna) su Gigi Riva, del quale, a onor del vero, aveva già parlato alcuni anni fa. Stavolta Sky, nella trasmissione curata dallo stesso Buffa e da Federico Ferri, ha fatto le cose in grande. “L’uomo che nacque due volte” a 50 anni dallo storico scudetto conquistato dal Cagliari, vuole celebrare il principale protagonista di quell’impresa. «Un giocatore e una stagione irripetibile – dice Federico Buffa –. Non chiedetemi se dopo aver fatto questa trasmissione penso che Gigi Riva sia stato unico, non è nemmeno una domanda. Lui è stato unico e unica è stata quella squadra, interprete perfetta di un momento storico impossibile da replicare. Quei tempi non torneranno più, quel Cagliari li rappresentava nel modo migliore e per questo non avranno eguali. Durante la presentazione ho detto al presidente Tommaso Giulini che Andrea Arrica è stato un general manager che non potrà mai essere eguagliato, per il modo col quale ha costruito con pazienza, pezzo per pezzo, quella squadra». Nella trasmissione si fa riferimento alle due dimensioni di Gigi Riva, la prima parte della sua vita sul Lago Maggiore e la seconda sul mare a Cagliari, ma per Federico Buffa dentro Gigi Riva la Sardegna non ha mai completamente cancellato la Lombardia: «Il mare non ha cancellato il lago come poteva anche apparire ai sardi – sostiene –: la sorella mi ha raccontato che tra di loro parlavano in dialetto anche se lui poi la pregava di non diffondere in pubblico questa dimensione».

Presidente onorario. L’annuncio del presidente Tommaso Giulini ha mosso uno tsunami di approvazione in tutta l’isola, emozionando sardi di differenti generazioni: «Gigi Riva ha deciso di farci un grande regalo, il 18 dicembre diventerà presidente onorario del Cagliari» ha detto, emozionato, Giulini, sommerso poi dagli applausi della sala dove era presente anche Nicola Riva, figlio di Gigi, che commosso ha replicato: «È un grande onore. L'affetto del popolo sardo deriva dal fatto che lui non li ha mai traditi, con una scelta di vita ha sempre deciso di rimanere e non cedere alle lusinghe delle altre squadre. Tra mio padre e la Sardegna è stato un binomio, una sinergia di crescita: la ribalta di quel Cagliari ha fatto conoscere la Sardegna, lo scudetto del Cagliari ha dato il via alla stagione del turismo, per gli emigrati sardi nel continente è stata una rivalsa sociale». Il bomber di Leggiuno, da casa, ha commentato che «Sono riconoscimenti che fanno molto piacere: vuol dire che mi sono comportato bene. Nel 1986 sono stato presidente “attivo” – ha ricordato scherzosamente il bomber – questo è un altro ruolo. Non vado a cercarmi riconoscimenti e attestati, lo sapete. Ma il fatto che abbiano pensato a me non può che regalarmi grande soddisfazione. Sto seguendo con attenzione il campionato del Cagliari, anche se allo stadio non vado, quest’anno è una squadra che sta regalando delle belle soddisfazioni, mi fa un grande piacere vederla andare così bene».

L’uomo che visse due volte. Si comincia dal Lago Maggiore e da un periodo storico, agli inizi degli anni Sessanta, che vede la Sardegna segnata dall’arrivo di grandi personaggi. L’Aga Khan e Angelo Moratti erano, come si suol dire, già noti al pubblico; Luigi Riva invece era un giovane calciatore sconosciuto, ma ancora per poco tempo: «È un orfano lombardo, indomito, irrequieto e soprattutto posseduto dall'istinto per far gol – dice Federico Buffa durante il programma – . Ha il nome dei grandi re francesi, Luigi e il cognome, Riva, di chi è nato o vive sull'acqua. La qualità, ma soprattutto la fattura dei gol che segnerà, lo faranno diventare l'indiscusso oggetto del desiderio di tutti i presidenti della Serie A italiana; ma quel desiderio sarà destinato a rimanere tale, perché questa è la storia dell'uomo che visse due volte: la prima su un lago elegante e verdeggiante che lui nasconderà dentro di sé, per averlo sempre; e su un mare vasto, misterioso, capace di ogni variazione del blu, la seconda volta e per sempre».


 

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