La Nuova Sardegna

L'Uomo Vitruviano e il codice dei capolavori d'arte scoperto in Sardegna

Enrico Gaviano
Un momento della presentazione dello studio di Roberto Concas
Un momento della presentazione dello studio di Roberto Concas

Il lavoro trentennale del professor Roberto Concas illustrato al pubblico alla Pinacoteca di Cagliari

18 dicembre 2019
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CAGLIARI. Trent'anni di lavoro per arrivare a una scoperta rivoluzionaria: pittori e scultori a partire dal IV secolo dopo Cristo e sino al XVIII secolo hanno applicato un identico codice per realizzare i loro capolavori. L'autore di questo studio è stato Roberto Concas, storico dell'arte e per anni direttore del museo archeologico nazionale e della pinacoteca di Cagliari.

Al centro di questa lunga analisi storica e scientifica c'è l'Uomo Vitruviano, una delle più celebri opere di Leonardo da Vinci. In quel disegno, il grande artista e scienziato italiano, di cui ricorrono questl'anno i 500 anni dalla morte, ha celato la chiave interpretativa della "Divina proporzione", indicata come scienza segretissima dal matematico Luca Pacioli, che per anni ha collaborato con Leonardo.

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I contenuti di parte degli studi condotti nei tre decenni da Roberto Concas sono stati spiegati nel corso di una conferenza stampa alla Cittadella mercoledì 18 dicembre. Un'anteprima dell'evento aperto al pubblico dal titolo "Dai retabli all'Uomo Vitruviano", in programma giovedì 19  dicembre alle 18 alla Pinacoteca nazionale, presenti anche Giovanna Damiani, direttore del Polo museale della Sardegna, e Lucio Cadeddu del dipartimento di matematica dell'Università di Cagliari.

L'uomo Vitruviano, i retabli, le opere anche quelle dello stesso Leonardo, Raffaello, Mantegna, Michelangelo e di tutti gli artisti che hanno operato in quei 14 secoli, utilizzano un identico algoritmo , cioè una semplice sequenza di operazioni aritmetiche, che vengono applicate in maniera precisa e inoppugnabile. Dunque una prova di ordine matematico che Leonardo ha voluto tramandare attraverso l'Uomo Vitruviano in un disegno che nasconde molteplici segreti, come una doppia figura (l'uomo giovane e quello maturo) e un gioco di specchi che hanno celato la soluzione, trasformando il tutto in un vero e proprio enigma. Ora però svelato con una scoperta che rivoluziona gli studi della storia dell'arte.

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