Al festival Terre di confine arriva “Destino”
Oggi ad Asuni il nuovo film di Bonifacio Angius, presentato a Venezia lo scorso settembre: per la prima volta in Sardegna
28 dicembre 2019
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ASUNI. “Destino” di Bonifacio Angius esce per la prima volta in Sardegna. Oggi alle 19, al MEA di Asuni sarà lo stesso regista sassarese a presentarlo in occasione dell’anteprima della XIII edizione del Terre di confine film festival. Una prima regionale assoluta per un cortometraggio girato tutto a Sassari e già accolto alla Mostra del cinema di Venezia all’interno della Settimana internazionale della critica, scelto come evento speciale di chiusura nella sezione Sic@Sic dedicata ai corti. L’appuntamento è in programma oggi ad Asuni alle 19 al Museo dell’emigrazione, il regista sassarese ospite d’onore.
Protagonista del cortometraggio è lo stesso Angius che sintetizza così la trama di questo lavoro girato interamente a Sassari: il racconto di una giornata dove il vuoto, la superstizione, l’angoscia e la paura avranno le conferme che un uomo senza qualità stava cercando da tempo. Il film è stato realizzato in collaborazione con le maestranze provenienti dal corso di cinematografia tenuto all’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari dallo stesso regista, impegnato in questa occasione anche come produttore (con Il Monello Film), sceneggiatore, direttore della fotografia e montatore. Tra gli altri interpreti Marta Pintus, Teresa Soro, Andrea Carboni e Orlando Angius.
La serata di Asuni prenderà il via alle 19 con la presentazione della nuova edizione del festival Terre di Confine che vede una doppia direzione artistica tutta al femminile: quella dell’attrice Antonella Puddu e dall’animatrice Michela Anedda. Oltre alle due direttrici interverranno anche Sandro Sarai, presidente dell’associazione Su Disterru che organizza l’evento, i sindaci Gionata Petza di Asuni e Gian Mario Tendas di Solarussa, sedi ormai storiche della manifestazione, e Alberto Loche, manager della programmazione. Il tema di quest’anno sarà declinato al femminile per occuparsi di “Cineaste, pastore ed emigrate”, in un connubio dal forte richiamo simbolico tra la Sardegna e le isole Shetland.
Terre di confine è ormai diventato, pur nella sua piccola dimensione, un importante evento nazionale dedicato al confronto/incontro tra realtà cinematografiche apparentementedistanti. Il festival intrattiene programmaticamente un rapporto forte con la realtà del mondo contemporaneo e punta sulle produzioni cinematografiche più lontane dai circuiti delle grandi majors e della grande distribuzione.
Protagonista del cortometraggio è lo stesso Angius che sintetizza così la trama di questo lavoro girato interamente a Sassari: il racconto di una giornata dove il vuoto, la superstizione, l’angoscia e la paura avranno le conferme che un uomo senza qualità stava cercando da tempo. Il film è stato realizzato in collaborazione con le maestranze provenienti dal corso di cinematografia tenuto all’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari dallo stesso regista, impegnato in questa occasione anche come produttore (con Il Monello Film), sceneggiatore, direttore della fotografia e montatore. Tra gli altri interpreti Marta Pintus, Teresa Soro, Andrea Carboni e Orlando Angius.
La serata di Asuni prenderà il via alle 19 con la presentazione della nuova edizione del festival Terre di Confine che vede una doppia direzione artistica tutta al femminile: quella dell’attrice Antonella Puddu e dall’animatrice Michela Anedda. Oltre alle due direttrici interverranno anche Sandro Sarai, presidente dell’associazione Su Disterru che organizza l’evento, i sindaci Gionata Petza di Asuni e Gian Mario Tendas di Solarussa, sedi ormai storiche della manifestazione, e Alberto Loche, manager della programmazione. Il tema di quest’anno sarà declinato al femminile per occuparsi di “Cineaste, pastore ed emigrate”, in un connubio dal forte richiamo simbolico tra la Sardegna e le isole Shetland.
Terre di confine è ormai diventato, pur nella sua piccola dimensione, un importante evento nazionale dedicato al confronto/incontro tra realtà cinematografiche apparentementedistanti. Il festival intrattiene programmaticamente un rapporto forte con la realtà del mondo contemporaneo e punta sulle produzioni cinematografiche più lontane dai circuiti delle grandi majors e della grande distribuzione.