La Nuova Sardegna

Un popolo da scoprire tra il Libano e Tharros

Un popolo da scoprire tra il Libano e Tharros

“Il Tempo dei Fenici. Incontri in Sardegna dall’VIII al III secolo a.C.” è il nuovo volume della collana di archeologia di Ilisso

04 gennaio 2020
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NUORO. Dopo il successo editoriale del volume “Il tempo dei Nuraghi”, pubblicato lo scorso anno, è arrivato ora in libreria “Il Tempo dei Fenici. Incontri in Sardegna dall’VIII al III secolo avanti Cristo”, secondo titolo della collana di archeologia edita dalla casa editrice Ilisso. Ancora un’opera monumentale per la quale la casa editrice nuorese ha coinvolto ben 37 autori. Si tratta di specialisti in vari ambiti, che hanno redatto 78 testi in oltre 440 pagine con un grandioso apparato iconografico di 576 immagini a colori e vivaci tavole illustrate in grado di guidare il lettore in un affascinante viaggio. Un’avventura editoriale straordinaria, diretta anche per questa nuova edizione dall’antropologa e archeologa cagliaritana Tatiana Cossu. Il coordinamento scientifico è stato affidato ai docenti Carla Del Vais, Michele Guirguis, Alfonso Stiglitz, mentre il coordinamento editoriale è firmato dalla storica Anna Pau.

Un volume da sfogliare pagina per pagina, per meglio comprendere e assorbire l’apporto multidisciplinare delle diverse scienze d’indagine affrontate: da quelle botaniche e zoologiche, a quelle più specifiche come la bioarcheologia o la paleopatologia. Discipline che grazie a rigidi protocolli di ricerca sui metodi di raccolta dei frammenti ossei consentono oggi un quadro più chiaro delle numerose sepolture. Tanti nuclei tematici che come le tessere di un mosaico restituiscono un affresco affascinante e complesso di un’epoca che ha visto i Sardi protagonisti nell’ampio scenario del Mediterraneo.

La storia e la cultura del popolo che inventò l’alfabeto sono state studiate grazie a una metodologia narrativa originale, in grado di elaborarne i molteplici ambiti: le merci e le rotte, la politica e la religiosità, le attività agricole e artigianali, la casa e la vita domestica, il trattamento dei defunti e le tombe infantili. E ancora: le divinità, l’alimentazione, la musica e la danza, la scrittura, i gioielli e gli amuleti, i templi, le tombe e la ricerca antiquaria nelle principali necropoli di Sardegna (Monte Sirai, Tharros, Othoca, Tuvixeddu, Villamar). Insomma, in questo volume ci sono tutti gli elementi per capire chi fossero i Fenici e per cogliere nel più profondo il significato del loro sbarco in Sardegna. Un libro da leggere e da conservare gelosamente per consultarlo più volte.

Il risultato, ora presente in tutte le librerie – compreso il book-shop del nuovo Spazio Ilisso di via Brofferio a Nuoro – è infatti un volume esaustivo, dall’apparato iconografico sorprendente.

Una pubblicazione resa possibile, oltre che dal contributo del Banco di Sardegna, anche grazie alla collaborazione di quanti ogni giorno si occupano della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio storico: il Polo Museale di Cagliari, i Musei e le Soprintendenze archeologiche della Sardegna, i Musei Reali di Torino, il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo di Roma, il Museo del Louvre di Parigi, il British Museum di Londra, i piccoli Comuni, l’Università di Cagliari e quella di Sassari, una rete preziosa di enti e istituzioni al lavoro per restituire l’affascinante civiltà dei sardi.



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