La Nuova Sardegna

Morto il creatore di Goldrake e Capitan Harlock

di Fabio Canessa

Sì è spento all’età di 82 anni lo sceneggiatore Shozo Uehara, uno dei più grandi autori di anime

12 gennaio 2020
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SASSARI. Ha fatto sognare generazioni di bambini, e non solo, incollati alla tv dai suoi adattamenti. Capolavori animati, basati su celebri manga, come “Goldrake”, “Capitan Harlock” e “Ken il guerriero”. È morto a 82 anni Shozo Uehara, sceneggiatore giapponese considerato tra i più importanti autori di anime. Originario della prefettura di Okinawa, l’arcipelago più a sud del Giappone, inizia la carriera negli anni Sessanta nelle serie televisive tokusatsu: quelle con argomento fantascientifico, mostri e supereroi, caratterizzate dall’uso di effetti speciali (che rivisti oggi fanno sorridere). Tra queste c’è la famosissima saga di “Ultraman” e più avanti “Himitsu Sentai Goranger” che è il primo super sentai (sottogenere in cui squadre multicolori lottano per la pace mondiale) divenuto noto anche in Italia grazie ai Power Rangers.

Per quanto riguarda l’animazione il suo lavoro passa attraverso le serie sui grandi robot guidati da piloti, i mecha, che si sviluppano negli anni Settanta grazie alle invenzioni del geniale fumettista Go Nagai. Tra questi il più amato è “Goldrake”, di cui Shozo Uehara firma la sceneggiatura di alcuni episodi, che nel 1978 sbarca anche in Italia. Qualche cartone animato era già arrivato dal Giappone (come “Vicky il vichingo” e “Heidi”), ma l’approdo sulla Rai del maestoso robot segna il vero inizio dell’invasione animata, incantando i giovani di allora con le avventure di Actarus alla guida dell’iconico robot che a colpi di maglio perforante, boomerang elettronici e alabarda spaziale difende la Terra dagli invasori alieni del pianeta Vega.

Altra serie entrata nell’immaginario collettivo è quella di “Capitan Harlock”, con il personaggio creato da Leiji Matsumoto che nella versione animata deve molto a Shozo Uehara in quanto sceneggiatore di buona parte delle puntate. Rispetto al manga il passaggio sul piccolo schermo dà al pirata spaziale un carattere ancora più fortemente romantico: un eroe/antieroe silenzioso, solitario e malinconico tra i più affascinanti della storia dell’animazione. Con una sigla italiana, così come nel caso di “Goldrake”, impressa nella memoria di tutti.

Più degli anime stessi (in diversi riguardati oggi si sente il peso degli anni), le sigle in fondo hanno attraversato il tempo e sono diventate un simbolo dell’infanzia e dell’adolescenza per tantissime persone. Non è da meno la sigla di un anime un po’ più recente rispetto a quelli citati: “Ken il guerriero”, storia epica ambientata in un futuro post-apocalittico, che è un’altra perla alla quale ha lavorato Shozo Uehara sceneggiando degli episodi della serie basata sul manga di Tetsuo Hara e Buronson.

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