La Nuova Sardegna

Amadeus: «Il mio Sanremo? Con tante donne»

Il popolare conduttore presenta il team che lo affiancherà sul palco dell’Ariston dal 4 all’8 febbraio

15 gennaio 2020
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SANREMO. Il festival nel segno delle donne, il festival imprevedibile che esce dall’Ariston e contamina tutta la città, il festival che è di tutti e che ha un occhio rivolto al passato, ma guarda soprattutto al presente e al futuro. E anche il festival delle polemiche-prima-del-festival. Amadeus spinge il piede sull’acceleratore e comincia a delineare come sarà il suo Sanremo, che quest’anno celebra la 70/a edizione. Al suo fianco, come annunciato, non avrà le classiche vallette, ma un parterre di donne «che rappresentano mondi, ruoli ed esperienze diverse». Accanto a lui, già ieri alla presentazione nella cittadina ligure, una presenza solida e di esperienza come quella di Antonella Clerici, giornaliste del tg come Laura Chimenti ed Emma D’Aquino, la conduttrice sportiva Diletta Leotta e la giovane influencer nonché fidanzata di Valentino Rossi Francesca Sofia Novello. Attese, poi, all’Ariston, la giornalista palestinese Rula Jubreal (la scelta che ha fatto più discutere), l’icona degli anni Ottanta Sabrina Salerno, il volto della tv albanese Alketa Vejsiu, la modella spagnola compagna di Ronaldo Georgina Rodriguez e l’inossidabile Mara Venier che traghetterà il festival direttamente verso Domenica In.

«E ci sarà anche Monica Bellucci, ospite d’onore», avverte Amadeus, che rivendica la sua scelta tutta al femminile. «Perché limitarsi solo a due, ho pensato. E così ho invitato amiche che stimo e donne che mi incuriosiscono». Una scelta che non è stata esente da polemiche, come quella innescata dal nome di Rula Jebreal. «Mi occupo di spettacolo e non di politica – ribadisce convinto il direttore artistico e conduttore –, nel mio Sanremo è lo show che deve prevalere. Volevo una giornalista internazionale che parlasse di donne, ma non immaginavo che potesse essere così divisiva: quando si accusa la violenza, penso che non ci sia colore della pelle, ceto sociale o appartenenza politica che tenga. La donna va rispettata ovunque nel mondo». Rula Jebreal sarebbe stata anche il contatto giusto per portare Michelle Obama al festival, «ma con il budget non ce l’avremmo fatta» e così l’ipotesi è sfumata insieme a quella di avere Oprah Winfrey.

Altra polemica in rosa è quella che ha coinvolto Rita Pavone, accusata di essere stata scelta tra i 24 Big perché convinta sovranista. «Non sapevo neanche che lo fosse, oltre a non fregarmene niente. Ho scelto le canzoni, non altro, ho pensato all’attualità, a un canzone che la mattina dopo potesse essere in radio», taglia corto. Avanti tutta, dunque per una manifestazione che vedrà anche il ritorno di Roberto Benigni e la presenza fissa per tutte le serate di Tiziano Ferro e di Fiorello, che interviene via messaggio vocale, oltre che in video. «Ama, c’ho l’ansia. Non è che non voglio dirti che cosa farò, è che proprio non lo so. Ma chi me l'ha fatto fare!!!».

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