La Nuova Sardegna

danza 

Il fascino tenebroso di Coppelia

di Pasquale Porcu
Il fascino tenebroso di Coppelia

Applausi al Comunale di Sassari per l’apertura della stagione Cedac

19 gennaio 2020
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SASSARI. Che paura. Raramente capita di imbattersi in racconti più terrificanti di quelli che hanno ispirato il balletto di Coppelia.

L'abbiamo visto l'altra sera al Teatro Comunale con il titolo “Ciak si gira... Coppelia” con coreografia e regia di Amedeo Amodio, che “reinventa” il celebre balletto ispirato al racconto “Der Sandmann” (L'uomo della sabbia) di E.T.A. Hoffmann, con le musiche di Léo Delibes. Lo spettacolo è andato in scena in prima regionale a Sassari per la stagione di danza 2019-2020 organizzata dal CeDAC.

“Coppelia” - il balletto pantomimico nato con le coreografie di Arthur Saint-Léon, su musiche di Léo Delibes - racconta la storia d'amore tra Swanilda e Franz, ammaliato dalla bambola meccanica (che qui prende il nome dal suo inventore, il Dottor Coppelius, fabbricante di giocattoli e mago), ma poi la fanciulla riuscirà a riconquistarlo, distogliendolo da quel desiderio impossibile, proprio fingendosi Coppélia (e sventando così un pericoloso esperimento del mago, che vorrebbe infondere nell'automa la vita del giovane) e i due innamorati festeggeranno insieme alla gente del villaggio le loro nozze e il lieto fine.

Sul palco Anbeta Toromani (già prima ballerina del Teatro dell’Opera di Tirana, nota al grande pubblico televisivo per la partecipazione al programma “Amici” di Maria De Filippi) nel ruolo di Clara (così viene ribattezzata la Swanilda del libretto di Charles Nuitter e Arthur Saint-Léon) fidanzata di Nataniele, interpretato da Alessandro Macario (già primo ballerino e ora danzatore ospite del Teatro San Carlo, all'attivo un'intensa e brillante carriera internazionale) per una rilettura che mutua sequenze “cinematografiche” e un caleidoscopio di situazioni noir. Nel cast accanto a Marco Lo Presti (Coppelius) e Susanna Elviretti (Olimpia), i danzatori Davide Bastioni ( un bravissimo Frankenstein, sposo), Umberto De Santis (Dracula, sposo), Mattia Ignomiriello (Charlot, marinaio), Ilaria Grisanti, Noemi Luna e Lara Rocco , Maria Vittoria Frascarelli, Francesco Curatolo e Marco Fagioli , Alessandro Burini, Francesco Cipriani e Riccardo Zuddas e Valentina Chiulli e Madoka Sasaki.

La versione che abbiamo visto l'altra sera, in un teatro strapieno che ha riservato molti applausi allo spettacolo, è quella creata nel 1996 da Amedeo Amodio per l'Aterballetto e ora riproposto da Danele Cipriani Entertainment in un nuovo allestimento.Le cupe atmosfere del racconto originale di Hoffmann qui vengono in parte stemperate, tra ipnotici giochi di specchi e rapidi cambiamenti di atmosfera. Amedeo Amodio ha ripreso stravolgendolo il testo di Hofmann per farne quasi un soggetto cinematografico. E il palcoscenico diventa una sorta di set dove i ballerini, tutti bravissimi, sono attori di cinema. Olimpia, a questo punto, diventa una “femme fatale” che si contende la scena con Clara. I personaggi sono registi, produttori, attori immersi in una perversa luce holliwoodiana che a tratti assume le atmosfere magiche e oniriche dei film di Fellini, facendo dimenticare la tragica trama dell'opera originale.



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