La Nuova Sardegna

Sull’isola di Budelli il set di “Deserto rosso”

Dario Budroni
Budelli, immagine di repertorio
Budelli, immagine di repertorio

Antonioni nel 1964 decise di volare nell’isola per girare una scena del suo nono lungometraggio, il primo a colori, che gli valse il Leone d’oro al Festival del cinema di Venezia

25 gennaio 2020
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OLBIA. Bella e incontaminata. La Sardegna è un set naturale che non ha bisogno di filtri. E lo era soprattutto mezzo secolo fa, quando il turismo era agli albori e per le spiagge e le scogliere non si incontrava quasi nessuno.

Antonioni questo lo sapeva e così, nel 1964, decise di volare nell’isola per girare una scena importante di “Deserto Rosso”, il suo nono lungometraggio, il primo a colori, film che gli valse il Leone d’oro al Festival del cinema di Venezia. Protagonista proprio Monica Vitti, la sua compagna, è ambientato a Ravenna, ma per raccontare la sequenza di una fiaba Antonioni ha scelto la Sardegna. Precisamente la celebre e oggi super tutelata spiaggia rosa di Budelli, nell’arcipelago della Maddalena.

I colori del mare e della sabbia fecero da sfondo a una fiaba raccontata da Monica Vitti, nel film Giuliana, al figlio: «C’era una bambina che viveva in un’isola. A stare coi grandi si annoiava, e poi le facevano paura. I ragazzi della sua età non le piacevano perché giocavano a fare i grandi. E così stava sempre sola. Tra i cormorani, i gabbiani, i conigli selvatici. Aveva scoperto una piccola spiaggia lontano dal paese dove il mare era trasparente e la sabbia rosa. Voleva bene a quel posto: la natura aveva dei colori così belli, e niente faceva rumore». Parole, quelle quasi sussurrate dalla Vitti in “Deserto Rosso”, che finirono nella storia del cinema.

Una volta spenta la cinepresa Antonioni in Gallura ci lasciò il cuore e decise di farsi costruire, dal grande architetto Dante Bini, una casa a Costa Paradiso, dove poteva vivere in tranquillità lontano dai riflettori. Un luogo, questo, che nel 1979 finì anche nel film “Black Stallion”, prodotto da Francis Ford Coppola. Antonioni, comunque, della Sardegna non amò soltanto il mare, rimase folgorato anche dalla tessitura che si tramandava di generazione in generazione ad Aggius, nel cuore della Gallura.

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