La Nuova Sardegna

Alghero, a Porticciolo i fossili di un antenato dei dinosauri preistorici

Alghero, a Porticciolo i fossili di un antenato dei dinosauri preistorici

Un erbivoro di circa sei metri vissuto 270 milioni di anni fa

27 gennaio 2020
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ALGHERO. Si chiama, per usare la terminologia scientifica, Alierasaurus ronchii. Ed è, come dicono gli esperti, un caseide. Con una lunghezza che in alcuni casi poteva sfiorare i sette metri, i caseidi erano tra i più grandi vertebrati terrestri della loro epoca, il Permiano, ma erano sorprendentemente primitivi. Generalmente questi animali sono classificati tra i pelicosauri, ma in effetti facevano parte di un gruppo di sinapsidi primitivo, i caseasauri (Caseasauria), che comprendeva anche forme carnivore come Eothyris. Gli antenati dei dinosauri.

Il caseide ritrovato a Porticciolo, vicino ad Alghero, è un erbivoro di circa sei metri che viveva nel Permiano medio, 270 milioni di anni fa. Del ritrovamento scrive Viviana Monastero su National Geographic Italia. La studiosa informa che i fossili venuti alla luce in Sardegna sono stati portati al Dipartimento di scienze della terra dell'Università La Sapienza di Roma, i cui paleontologi li hanno studiati in collaborazione con i colleghi di Pavia e degli esperti del Museum fur Naturkunde di Berlino. I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Palaeontologia Electronica, che è la fonte di National Geographic Italia.

«L’esemplare che è stato trovato a Porticciolo è unico e importantissimo dal punto di vista scientifico – spiega Marco Romano, paleontologo del Museum fur Naturkunde –. I fossili dei caseidi sono estremamente rari: quasi tutti sono stati ritrovati in Nord America, e in Europa sono soltanto quattro quelli descritti su articoli scientifici. La scoperta fatta in Sardegna a Cala del vino ha inoltre importanti ricadute sul piano paleobiogeografico, in grado di far luce sulla distribuzione geografica e la dispersione dei sinapsidi basali nel Paleozoico superiore».



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