La Nuova Sardegna

Amerindia sceglie il cinema d’autore Si comincia domani con Haynes

Amerindia sceglie il cinema d’autore Si comincia domani con Haynes

SASSARI. Torna “Un nuovo cinema per tutti”, rassegna ormai storica (arriva alla trentanovesima edizione) organizzata da Amerindia. Tanti film di diverso genere, però tutti con il marchio d’autore,...

16 febbraio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Torna “Un nuovo cinema per tutti”, rassegna ormai storica (arriva alla trentanovesima edizione) organizzata da Amerindia. Tanti film di diverso genere, però tutti con il marchio d’autore, con proiezioni dal 17 febbraio al 28 maggio al Teatro Civico e in altri spazi di Sassari che diventeranno sale cinematografiche per l’occasione. Il direttore artistico Carlos Cardini ha intanto svelato i primi sei appuntamenti che faranno un po’ da anteprime all’inizio della rassegna vera e propria.

Si comincia domani, nella sala dei vigili del fuoco in via Carlo Felice, con “La stanza delle meraviglie” di Todd Haynes. Già presentato al festival di Cannes, alterna le storie di due giovani sordi ambientandole in diversi periodi: la prima nel 1927, la seconda cinquant’anni dopo. Nel cast anche le stelle Julianne Moore e Michelle Williams. Tre spettacoli in programma (16.15, 18.30, 20.40) così come per i film successivi.

Giovedì 20 febbraio, nella stessa sala, la rassegna proseguirà con il thriller politico “Il regno”, diretto da Rodrigo Sorogoyen, che l’anno scorso ha vinto ben sette premi Goya, gli Oscar spagnoli. Per il terzo appuntamento, sabato 22 febbraio, ci si sposta allo spazio Auser in via Parigi con la possibilità di vedere “L’ingrediente segreto” di Gjorce Stavreski, commedia macedone che mischia disperazione quotidiana e ironia. Il quarto lungometraggio in programma porta la firma del maestro cinese Jia Zhang-ke: “I figli del fiume giallo”, il 27 febbraio al Teatro Civico che poi il primo giorno di marzo ospiterà anche “I migliori anni della nostra vita” dove Claude Lelouch fa rincontrare Jean-Louis Trintignant e Anouk Aimèe come in “Un uomo e una donna” (1966) e “Un uomo, una donna oggi” (1986).

A chiudere il ciclo di anteprime, il 5 marzo all’auditorium di via Monte Grappa, sarà “Omicidio al Cairo” di Tarik Saleh, regista svedese di origini egiziane che dirige un intenso thriller ambientandolo nel gennaio 2011, nei giorni immediatamente precedenti la Primavera Araba. Sei film che nello spirito di Amerindia aprono una finestra sul mondo, su diverse cinematografie, nella convinzione che i film ci aiutano a scoprire come le storie degli altri sono anche le nostre. (f.c.)

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative