La Nuova Sardegna

Arriva “The outsider”, brividi sul piccolo schermo

Arriva “The outsider”, brividi sul piccolo schermo

Da stasera la nuova fiction Hbo tratta da un bestseller di Stephen King Ben Mendelsohn protagonista nei panni del detective Ralph Anderson 

17 febbraio 2020
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ROMA. Dal best-seller omonimo di Stephen King, arriva ora in Italia su Sky «The outsider», la prima trasposizione a firma HBO di un romanzo del re incontrastato del brivido. Un tesissimo thriller psicologico in dieci episodi sceneggiati e prodotti, fra gli altri, da Richard Price, già dietro al successo di alcune delle serie tv più acclamate degli ultimi anni, su Sky Atlantic e in streaming su Now Tv da oggi a partire dalle 21.15. I primi due episodi sono diretti da Jason Bateman, protagonista insieme a Ben Mendelsohn e a Cynthia Erivo.

«The outsider» si apre con il ritrovamento nei boschi intorno a una cittadina della Georgia del corpo mutilato di un ragazzino, Frankie Peterson, di soli undici anni. Il detective Ralph Anderson non ha dubbi: le prove sono schiaccianti, il colpevole è Terry Maitland, professore di inglese e allenatore della squadra di baseball della scuola. Presto però sarà chiaro che Terry ha in realtà un alibi di ferro e allora l’indagine si complica: dietro l’omicidio del piccolo Frankie potrebbe celarsi l’influenza di una misteriosa forza sovrannaturale. Un elettrizzante climax spingerà il detective Anderson a rivolgersi all’investigatrice privata Holly Gibney, conosciuta per i suoi metodi poco ortodossi.

«The outsider» è una vera e propria escalation di colpi di scena da pelle d’oca che porterà Ralph e Holly a mettere in discussione ogni loro convinzione. Una serie che, addentrandosi in un raccapricciante caso di omicidio, approfondisce le tematiche del dolore e del trauma.

Di prim’ordine il cast: oltre a Ben Mendelsohn nei panni del detective Ralph Anderson, a Jason Bateman nel ruolo del principale indiziato, Terry Maitland e a Cynthia Erivo che interpreta l’investigatrice privata Holly Gibney, troviamo Bill Camp (candidato all’Emmy per «The Night Of») nei panni di Howie Salomon, avvocato di Terry, Mare Winningham nei panni della moglie del detective Anderson e Paddy Considine nel ruolo di Claude Bolton. Ancora, Julianne Nicholson che interpreta la moglie di Terry, Yul Vázquez che interpreta il detective Yunis Sablo, Jeremy Bobb nei panni di Alec Pelley, e Marc Menchaca nel ruolo del detective Jack Hoskins.

Ma Hbo (braccio operativo di Warner Medie) ha altre sorprese in serbo. Dopo aver fatto storia agli Oscar vincendo ben quattro statuette, «Parasite» diventerà anche una serie televisiva. Ancor prima che il film trionfasse alla 92esima edizione degli Oscar aveva fatto gola anche a Netflix, ma il regista sud coreano Bong Joon Ho ha scelto Hbo. Lo stesso Bong ha anche specificato che la serie non sarà un remake del film e che invece includerà materiale che non si è riuscito ad inserire nelle due ore della pellicola. Ancora strettissimo riserbo sul cast. «Siamo ancora in una fase prematura – ha detto Bong – abbiamo iniziato a discuterne con il produttore esecutivo Adam McKay e faremo del nostro meglio per creare una serie limitata di alta qualità».

«Parasite» è una storia di ricchi contro poveri ambientata in Corea che sembra scritta, in quanto a cattiveria, da Mario Monicelli. Una lotta di classe ravvicinata in cui a fare la differenza c’è anche l’olfatto, i poveri infatti puzzano un po’ troppo per i ricchi coreani, o almeno è quello che capita nel film, premiato, oltreché con l’Oscar, con la Palma d’oro a Cannes 2020.

La pellicola diretta da Bong parte con i toni lievi della commedia, ma poi atterra nel dramma. Un family-drama con una forte valenza politica. Perché alla fine a giocarsi tutto in questa storia sono due famiglie agli opposti: i poverissimi Ki-taek e i ricchissimi Park. I primi vivono in un sottoscala che spesso viene derattizzato (da qui forse l’odore), i secondi in una stupenda villa con giardino arredata con gusto e senza badare a spese. Tutto inizia in casa Ki-taek quando l’intera famiglia, padre, madre, figlio e figlia è nel panico più totale perché il wifi del vicino, a cui attingono tutti da sempre, ha cambiato password.

Ma le cose vanno sicuramente meglio quando il primogenito di questa famiglia di “brutti, sporchi e cattivi”, con un espediente non proprio corretto, si ritrova a fare lezione di inglese alla figlia dei Park. Il ragazzo sarà come un cavallo di Troia per aprire le porte degli ignari Park all’intera famiglia del ragazzo, che sarà in pochissimo tempo tutta al servizio della ricca casa. Per i Ki-taek la povertà sembra finita per sempre, ma nel rifugio antiatomico della sontuosa dimora c’è un’orribile sorpresa e la pace tra le due famiglie sarà rotta. (red.c.)

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