La Nuova Sardegna

Coronavirus, Luna e il suo dolce lockdown tra progetti, libri e serie tv

Andrea Massidda
Coronavirus, Luna e il suo dolce lockdown tra progetti, libri e serie tv

La giovanissima rapper sarda racconta la sua esperienza da confinata in casa. «A 18 anni ti sembra impossibile che il mondo si fermi. Mi manca anche la scuola» 

03 aprile 2020
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SASSARI. Poco più di un anno fa è rimasta rinchiusa per ben sessantasei giorni dentro un loft per partecipare alle varie fasi di X Factor 2019, il talent show in onda su Sky nel quale ha raggiunto la finalissima ottenendo uno strepitoso successo di pubblico e di critica. Tanto che al termine di quella brillante esperienza lei stessa rivelò: «Avevo perso completamente i contatti con il mondo esterno: niente telefonino, niente giornali, niente televisione, nessun mezzo di comunicazione. Di conseguenza io non sapevo che cosa stesse succedendo fuori di lì, e cioè che i ragazzi cantassero a memoria le mie canzoni, che il mio inedito fosse primo in tendenze su Youtube e così via. Quelle informazioni mi sono piombate addosso insieme e all’improvviso come una strepitosa valanga: da un giorno all’altro la gente mi riconosceva per strada, mi chiedeva autografi e selfie. Il fatto sorprendente è che la mia vita era cambiata e io ancora non lo sapevo. Una sensazione stranissima». Tutto ciò per dire che probabilmente in pochi come Luna Melis, la giovanissima cantante sarda diventata una delle voci più interessanti del panorama rap italiano, sanno che cosa significhi essere davvero isolati. E forse è anche per questo motivo che sta affrontando l’attuale lockdown con serena rassegnazione. «In questo periodo sono chiusa nella mia casa di Uta assieme ai miei genitori – racconta – e la vita comunque scorre: di mattina seguo le lezioni online in vista degli esami di maturità e nel resto della giornata leggo libri, guardo serie tv e ovviamente canto e ascolto musica. Tra i miei romanzi preferiti in questo momento ci sono “Il silenzio degli innocenti” e “Hannibal” di Thomas Harris, poi “La casa delle voci” di Donato Carrisi e anche “Carrie” di Stephen King. Mentre le serie tv che adoro sono “Glee”, che sto rivedendo per la quarta volta, ma anche “Freud” e “ Peaky Blinders”».

Luna, tuttavia, si sta dilettando anche dietro i fornelli. «Visto che ho molto tempo libero voglio approfittarne per imparare a cucinare. Qualsiasi cosa: dolci, primi, secondi, qualsiasi cosa. Scherzi a parte – continua – in questa strana detenzione mi aiuta tantissimo la musica, perché oltre a intrattenermi, mi trasmette il buonumore. Purtroppo, oltre a diversi spettacoli che ho dovuto annullare, era in programma l’uscita del nuovo singolo e del disco che abbiamo rimandare a data da definirsi. Ma da casa sto lavorando ad alcuni progetti interessanti e per fortuna sono riuscita a terminare un lavoro di cui ancora non posso svelare niente, anche se sono certa stupirà tutti».

Ma che riflessioni suscita in una teenager un’emergenza di proporzioni mondiali come quella legata al coronavirus? «A diciott’ anni – commenta – sembra impensabile che il mondo si possa fermare, e invece eccoci qua a sperare che tutto passi presto. Quando sarò una donna adulta sarà stranissimo raccontare agli adolescenti cosa rappresenta per me il 2020. Così come leggere nei libri di storia di un periodo così importante che ho vissuto in prima persona». Naturalmente c’è qualcosa che manca anche a lei: «Mi manca soprattutto uscire e fare musica. E poi – sorride – anche se non avrei mai pensavo di dirlo, mi manca la scuola».

Poi ci sono le paure, come è normale: «Mi è rimasta impressa l’immagine di una signora anziana che dopo aver fatto la fila al supermercato arriva davanti agli scaffali con la lista della spesa e li trova tutti vuoti. Abbiamo tanto da imparare da questo periodo – conclude – sicuramente ci condizionerà nelle nostre abitudini. Ma sappiamo che l’uomo non riesce a rinunciare alle sue conquiste, quindi credo che pian piano si tornerà alla vita frenetica di sempre».

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