La Nuova Sardegna

In streaming i film che raccontano l’isola

di Fabio Canessa
Il regista Enrico Pau
Il regista Enrico Pau

Le opere dei registi sardi sul sito online sardinia.media

07 aprile 2020
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SASSARI. Il primo hub dell’audiovisivo in Sardegna. Una piattaforma di streaming che raccoglie film, documentari, webserie realizzate nell’isola. Da qualche settimana è online il sito sardinia.media, interessante progetto frutto del lavoro di un collettivo di registi, produttori e filmaker sardi per creare un luogo virtuale in cui incontrarsi e condividere il meglio della loro produzione con il pubblico. Iscriversi è facile e permette di gustare, gratuitamente, opere che di solito si possono vedere soltanto nei festival. In questo periodo in cui si è costretti a stare a casa per l’emergenza Coronavirus, un servizio che permette di passare del tempo in modo diverso e di conoscere meglio la produzione audiovisiva della Sardegna.

Tra i registi più noti che hanno messo a disposizione alcuni loro lavori c’è Enrico Pau con il suo cortometraggio d’esordio, “La volpe e l’uva” e il suo film più importante: “Jimmy della collina”, tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Carlotto e presentato in concorso al festival di Locarno nel 2006. Altro autore che non ha bisogno di presentazioni è Giovanni Columbu, presente sulla piattaforma con un breve film intitolato “L’autobus” dove protagonista è la figlia attrice Simonetta. Molto conosciuto è anche il lavoro di Peter Marcias che nel suo continuo sperimentare tra i generi si è cimentato pure con l’animazione dirigendo cortometraggi selezionati in molti concorsi internazionali come “Il mio cane si chiama Vento” e “Strollica”, entrambi dedicati al tema delle energie rinnovabili e prodotti nell’ambito del progetto Heros 20.20.20 della Fondazione Sardegna Film Commission, che fanno ora parte dei contenuti di Sardinia Media. Sempre tra i prodotti animati, perfetti come visione per i piccoli, da segnalare anche “Un fenicottero chiamato Tango” di Antonella Arca.

La parte più importante del catalogo è però costituita da documentari che raccontano tradizioni, come quella del carnevale di Lula descritta da Cinzia Puggioni in “Su Battileddu” e storie dell’isola sotto diversi aspetti. Anche quello cinematografico come fanno Sergio Naitza con “Per noi il cinema era Proibito”, realizzato nei luoghi dove nel 1954 Mario Monicelli girò il film “Proibito” ispirato al romanzo di Grazia Deledda e Tore Cubeddu attraverso “Conversazione con Syberberg”, costruito intervistando il regista tedesco che nel 1968 venne in Sardegna per le riprese di “Scarabea”.

Tra i documentari visibili su sardinia.media anche “31 isole nell’Isola” di Gabriele Peru che racconta il fenomeno dello spopolamento attraverso un viaggio in bicicletta e l’inchiesta di Paolo Carboni “Guai ai vinti: pane e amianto” che si sofferma sul degrado ambientale prodotto dall’industria nel territorio di Ottana. Costruito come un film di finzione, ma ancorato alla realtà storica è il lungometraggio “Nel mondo grande e terribile” di Daniele Maggioni, Laura Perini e Maria Grazia Perria sulla vita e le idee di Antonio Gramsci (interpretato nel film da Corrado Giannetti) che vengono raccontate attraverso le parole che lo stesso intellettuale ha scritto nelle Lettere e nei Quaderni dal carcere. Tra i progetti più originali presenti sulla piattaforma anche dei prodotti video nati proprio per il web come la serie “Lost in Sardinia”, realizzata da Karel.

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