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Fase 2, istruzioni per l’uso di mascherine, gel, spray igienizzanti, guanti, termoscanner

di Enrica Battifoglia
Fase 2, istruzioni per l’uso di mascherine, gel, spray igienizzanti, guanti, termoscanner

Indispensabili i dispositivi di prevenzione. Ecco una guida su come, quando e dove utilizzarli

05 maggio 2020
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Mascherine, gel igienizzanti, guanti e termoscanner: da settimane abbiamo imparato a conoscere questi dispositivi di prevenzione indispensabili per ridurre i rischi di contagio da nuovo coronavirus e con la riapertura dopo il lockdown sarà molto importante continuare a utilizzarli costantemente e nel modo corretto. Naturalmente vanno rispettate anche le regole di comportamento, altrettanto fondamentali: mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone, lavarsi frequentemente le mani, non toccare occhi, naso e bocca con le mani, restare a casa il più possibile. Ecco i principali dispositivi di protezione per la fase 2 e come usarli correttamente.

Mascherine. Ce ne sono di moltissimi tipi e sono ormai molto diffuse anche quelle fai-da-te. Queste ultime imitano quelle chirurgiche e, come queste, non sono una protezione, ma una barriera verso l'esterno: vale a dire che servono a evitare di diffondere il virus. Ci sono poi le mascherine Ffp2 e Ffp3, destinate soprattutto al personale sanitario e realizzate con tre strati di tessuto-non tessuto a diversa densità, con un filtro che riesce a bloccare l'ingresso delle particelle più grandi, fino ai 10 micron di diametro e che è in grado di trattenere le particelle più piccole di 5 micron. Secondo le linee guida dell'organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) le mascherine diventano efficaci se vengono utilizzate da tutti ed è importante indossarle nel modo corretto, ossia coprendo sempre sia il naso sia la bocca e adattandole al viso per farle aderire il più possibile. Una volta a casa, la mascherina va tolta prendendola dagli elastici e non da altri punti, che potrebbero essere contaminati. In vista della riapertura, quindi, saranno indispensabili per chi prenderà i mezzi pubblici, sul luogo di lavoro, nei supermercati e, quando riapriranno, nei negozi.

Gel. L'igiene delle mani è di importanza fondamentale, anche alla luce del fatto che più ricerche hanno finora dimostrato come il virus SarsCoC2 persista per diverso tempo sulle superfici. L'ideale è lavare le mani spesso con acqua e sapone per almeno 20 secondi, facendo tutti i movimenti necessarie per pulire qualsiasi punto della mano. Quando questo non è possibile, un'alternativa valida è utilizzare è un prodotto igienizzante che contenga almeno il 60% di alcol o gel disinfettanti a base di ipoclorito di sodio, uno dei principi attivi disinfettanti più diffusi grazie alla sua azione ad ampio spettro. Dispositivi per la distribuzione di gel disinfettante dovrebbero essere previsti nei luoghi di lavoro e nelle attività commerciali.

Guanti. Sono un altro dispositivo di protezione di primo piano. Considerando la persistenza di nuovo coronavirus sulle superfici, andrebbero utilizzati quando non si ha la possibilità di lavarsi immediatamente le mani ed è una buona regola utilizzarli sui mezzi pubblici così come nei luoghi aperti al pubblico, a partire dai supermercati. Sono preferibili i guanti monouso. Per toglierli si afferra il colletto esterno del guanto e lo si sfila, poi con la mano libera si introduce un dito sotto il colletto dell'altro guanto e lo si sfila senza rischi.

Termoscanner. Sono gli strumenti in grado di misurare la temperatura corporea, da utilizzare all'ingresso dei luoghi di lavoro, delle stazioni ferroviarie e prima di salire sui mezzi pubblici. L'obiettivo è individuare le persone che hanno la febbre: una temperatura corporea di 37,5 gradi fa scattare il campanello d'allarme in quanto la febbre è uno dei prini sintomi della malattia provocata dal nuovo coronavirus, la Covid-19.

Sono allo studio anche braccialetti per misurare la temperatura corporea e per controllare nello stesso tempo la distanza di sicurezza. Non esistono ancora in commercio e al momento esiste il prototipo realizzato dall'Istituto Italiano di tecnologia (IIT) di Genova in vista della fase 2. Il braccialetto vibra quando due persone sono a una distanza al di sotto della soglia di sicurezza.

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