Cognomi sardi: in Pisano e Pisanu le tracce dei contatti con la città toscana
Nella forma in "o" è citato spesso negli atti del Regno di Sardegna in relazione ad avvocati, notai e religiosi
Pisano e Pisanu occupano, l’uno insieme all’altro, il 16° posto tra i cognomi sardi più frequenti. La variante sarda Pisanu si articola in circa 950 famiglie di cui 750 risiedono in Sardegna mentre delle altre regioni la gran parte risiede nel Lazio (55 di cui 40 a Roma), Piemonte (40) e Lombardia (38). Per quanto riguarda la variante Pisano, conta a sua volta circa 1600 famiglie di cui circa 1240 risiedono in Sardegna. Pisano è anche un cognome peninsulare e siciliano con una concentrazione massima in Campania (670 famiglie) e oltre 350 famiglie sia in Sicilia sia in Calabria.
Questo fatto impedisce di conoscere quanti siano i Pisano di origine sarda residenti nelle restanti regioni. In ogni caso, le due varianti insieme contano circa 2.550 famiglie. In Sardegna circa i due terzi dei Pisano abitano nel sud dove si ha l’epicentro a Cagliari (255) con densi nuclei a Quartu Sant’Elena (70), Selargius (48), Orroli (48), Villacidro (33), Sinnai (27), Iglesias (25), Carbonia e Quartucciu (21), Capoterra e Lanusei (20). Al nord l’unico raggruppamento di una certa consistenza si trova a Sassari (60).
Riguardo alla variante Pisanu, la sua diffusione è più uniforme e proporzionata al numero degli abitanti delle diverse province. Circa 410 risiedono al sud mentre al nord ne risiedono circa 340. Al sud i maggiori nuclei sono attestati a Cagliari (52), Villaputzu (22), Oristano, Quartu Sant’Elena e Tortolì (15). Al nord le maggiori frequenze si rilevano a Ittiri (45), Sindia (36), Sassari (32), Nuoro (24), Bolotana (19) e Loculi (16). A Sindia Pisanu rappresenta il primo cognome in assoluto.
Sul piano storico Pisanu è documentato a Sassari almeno dal 1190 nel condaghe di Bosove. Ma la sua presenza si può ritenere ancora più antica essendo attestato anche nei condaghi di Silki, Salvennor, Trullas sia come nome (Pisanellu) sia come cognome (sos Pisanos) anche con la variante femminile Pisana nel condaghe di Bonarcado. Nell’atto di pace tra la Corona d’Aragona e il Regno d’Arborea (1388) è registrato con la forma Pisanu a Bosa, Iglesias, Illorai, Orani, Sanluri, Sassari. Con la forma Pisano è attestato a Cheremule, Iglesias, Laerru, Masullas, Nureci, Oristano, Nureci, Sarule.
Durante il 1400 è attestato a Cheremule. Nel 1593 è citato a Ghilarza, poi a Bosa (1599), Sedini e Speluncas (1600: Masensia Pisana de Bisarzu), Ozieri (1607), Tempio (dal 1622), Cagliari (1654: 26 persone), Sanluri (1660), Perfugas (1689), Sassari (1700), Alghero (1724), Castelsardo (1738), Villasor (1809), Nulvi (1810), Tortolì (1811), Bolotana (1827), Arbus (1832), Bulzi (1834), Laerru (1838), Guamaggiore (1841), Monastir (1842), Galtellì (1857), Bortigiadas (1872). Nel 1880 è presente ad Ardauli, Cabras, Cuglieri, Decimomannu, Escalaplano, Fonni, Fluminimaggiore, Ilbono, Morgongiori, Musei, Narbolia, Nuoro, Nurri, Orgosolo, Pabillonis, San Vito, Santadi, Sardara, Scano Montiferro, Sinnai, Uta, Villacidro e Villaputzu.
Con la forma Pisano è citato spesso negli atti dei Parlamenti del Regno di Sardegna in relazione ad avvocati, notai e religiosi. Riguardo all’origine, Pisanu e Pisano hanno la base nel nome della città di Pisa. Pertanto, entrambi significano propriamente ‘originario di Pisa’.