La Nuova Sardegna

Addio a Couëlle, l’architetto creatore dello stile Costa Smeralda

Addio a Couëlle, l’architetto creatore dello stile Costa Smeralda

L’immortalità della sua matita è nelle curve morbide delle pareti del Cala di Volpe

22 giugno 2020
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L’immortalità della sua matita è nelle curve morbide delle pareti del Cala di Volpe. Linee leggere come onde. Il talento destinato all’eternità vive negli intrecci di legno e pietra senza gravità nei soffitti delle ville di Porto Cervo. Creature edilizie che abbracciano le rocce. L’architetto Savin Couëlle muore a 91 anni, ma è già storia e mito. Insieme al padre Jacques ha creato lo stile Costa Smeralda. Architettura che è anche arte, poesia, storia e tradizione. Declinata in modo maestoso anche nel convento delle Carmelitane di Nuoro.

Figlio d’arte, con il peso del cognome e della fama del padre, Savin rischiava di essere un eterno secondo. Ma il suo genio unito all’animo sensibile e al grande amore per la natura gli hanno fatto conquistare un posto nell’Olimpo dell’architettura mondiale. Fu al fianco del padre nella costruzione del Cala di Volpe, la perla alberghiera di Porto Cervo. La parte centrale è opera sua. Era il 1962 quando sostituì temporaneamente Jacques. Per poi mettere la sua firma nel 1971 sull’ampliamento dell’hotel che nell’immaginario collettivo rappresenta il sogno smeraldo. Savin Couëlle trasferisce la sua arte anche nella Maison du port e in straordinarie ville a Pantogia e la Celvia.

Alla fine della carriera del padre ne raccoglie l’eredità artistica e architettonica. Le case senza angoli retti, i soffitti a volta, le pareti ondeggianti. Ma l’architetto capace di plasmare i suoi progetti di eleganza e calore, fondendo alla perfezione la cultura italiana e francese, riesce a dare una impronta tutta personale all’architettura smeralda. Al cemento preferisce la roccia, con la quale e dentro la quale dà forma alle sue abitazioni di lusso. Le impreziosisce di travi di legno, pietre cesellate a scalpello, travi di legno. Con Couelle muore uno dei padri dello stile Costa Smeralda, un marchio di fabbrica, una filosofia architettonica che faceva parte del suo dna e in cui credeva. Al punto tale da dimettersi dal Comitato d’architettura dopo la presentazione del progetto di ampliamento del Cala di Volpe voluto dall’americano Tom Barrack. Le ville suite staccate dal corpo centrale dell’albergo secondo Couëlle mortificano l’essenza del Cala di Volpe, la personalità e l’intimità di un hotel pensato come una casa. «Con Savin Couëlle ci lascia uno degli ultimi protagonisti della straordinaria impresa della realizzazione della Costa Smeralda – è il commento del vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda Mario Ferraro –. Con il suo genio e la sua creatività ha contribuito a creare uno stile architettonico unico, affascinante e in totale armonia con la natura che ogni anno attrae persone da tutto il mondo, le quali restano ammaliate dalla rara bellezza e dalla magia della Costa Smeralda».

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