La Nuova Sardegna

Notte dei poeti a Nora: il sipario cala con il “Processo a Shylock”

“Processo a Shylock”: un'immagine della serata nel bellissimo scenario di Nora
“Processo a Shylock”: un'immagine della serata nel bellissimo scenario di Nora

Nell'area archeologica suggestiva interpretazione di Francesco Montanari nel ruolo del protagonista de "Il mercante di Venezia"

01 settembre 2020
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NORA. Cala il sipario sulla 38/a edizione del Festival La Notte dei Poeti organizzato dal Cedac Sardegna: dieci titoli in cartellone nell'area archeologica di Nora a Pula. Tra i protagonisti Lella Costa, Donatella Finocchiaro e Isabella Ragonese, il cantante-attore Maurizio Rippa e Francesco Montanari che smessi i panni “Il Cacciatore” nella fortunata serie tv ha portato in scena nell'area archeologica di Nora a Pula un inedito “Processo a Shylock”. L'attore romano – volto noto del piccolo e del grande schermo, dal successo nel ruolo del Libanese in “Romanzo Criminale” - ha interpretato l'enigmatico protagonista de “Il Mercante di Venezia” di William Shakespeare.

L'ebreo Shylock ferocemente criticato, ingiuriato e osteggiato da Antonio, suo "collega" e rivale in affari, perché presta denaro a usura, pretende da costui a risarcimento di un debito “una libbra di carne”. Nella mise en éspace alla luce del tramonto Francesco Montanari inizia il suo viaggio nei labirinti della mente e del cuore del personaggio a partire dal celebre monologo «Un Ebreo non ha occhi? non ha mani, un Ebreo, non ha sensi, affetti, passioni? non si nutre dello stesso cibo, non è ferito dalle stesse armi, non va soggetto alle stesse malattie... non patisce il freddo e il caldo come un cristiano? se ci pungete, non sanguiniamo? se ci fate il solletico, non ridiamo? se ci avvelenate, non moriamo?».

Il tema centrale – e attualissimo – del dramma elisabettiano è infatti il razzismo, quella summa di pregiudizi e insinuazioni malevole, a partire dall'accusa di compiere strani riti fino all'assassinio dei fanciulli, tra discriminazioni e persecuzioni a più riprese nei secoli, culminate nell'orrore della Shoah. «L'opera di Shakespeare è ricca di approfondimenti sulla natura umana e spinge a interrogarsi su chi sia davvero “il cattivo” - sottolinea Francesco Montanari - in fondo il desiderio di vendetta e di rivalsa di una persona che per tutta la vita è stata vessata è comprensibile, se non giustificabile. Shylock è ebreo e viene accusato da Antonio perché presta denaro “a strozzo” - attività perfettamente legittima all'epoca – e quando questi a un certo punto ha bisogno di lui perché non dovrebbe pensare di approfittarne?».

Parte dall'Isola - a Nora e poi a Carbonia per le Notti a Monte Sirai – la tournée del “Processo a Shylock” di AidaStudio (da un'idea di Elena Marazzita): tra i prossimi impegni di Francesco Montanari: “oltre alle repliche dello spettacolo e di altri lavori, un film, la terza serie de “Il Cacciatore” e la ripresa de “Il Giocattolaio”, un thriller di Gardner McKay con mia moglie Andrea Delogu, in un ambiguo gioco delle parti tra vittima e carnefice”.

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