La Nuova Sardegna

 

Le Madri del vento di Pistidda in mostra a Sassari

di Federico Spano
Le Madri del vento di Pistidda in mostra a Sassari

Riprende l'attività della Galleria Arte Circuito con i lavori dello scultore e designer turritano

06 settembre 2020
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"Madri del vento" è il titolo della mostra dell'artista sassarese Genesio Pistidda che verrà inaugurata l'11 settembre negli spazi espositivi di Arte Circuito a Sassari. Ceramiche, disegni preparatori e altre opere consentiranno ai visitatori di entrare nel mondo di questo artista poliedrico. «Genesio Pistidda, scultore e designer, per le sue piccole Madri sceglie di lavorare l’argilla, materiale antico e classico che diventa possibilità di sperimentare forme intime e nuove - si legge nel testo critico di Vittoria Chiara Peru - . La materia, che per sua natura richiede una tecnica di lavorazione aggiuntiva, viene invece lavorata fino ad arrivare ad uno stato di solida leggerezza. Libero dai canoni formali e dall’idea della scultura di grandi dimensioni, Pistidda modella le sue crete per creare figure archetipe con una doppia valenza: simbolica e spaziale».

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Con questo appuntamento, riprende l’attività della galleria di via Enrico Costa 5 dopo la pausa estiva. «La figura della madre, che nel panorama dell’arte sarda richiama inevitabilmente alla memoria Francesco Ciusa con la sua “Madre dell’Ucciso”, lascia le dimensioni monumentali e, con un alternarsi di pieni e di vuoti, modula se stessa e lo spazio, facendo respirare la solidità della materia - continua Vittoria Chiara Peru -. La madre che crea, nutre e accoglie diventa anche un espediente per costruire una scultura viva e organica che nasce nello spazio e lo ridisegna con una tecnica che permette al solido di essere forma, ma allo stesso tempo di creare un vuoto intorno ad esso. La scultura, libera dalla forma e dall’immagine, disegna lo spazio con una poetica che ricorda gli insegnamenti di Arturo Martini».

«La madre archetipa e mitica _ aggiunge _ si modella in forme piccole e semplici che riescono a liberarsi della presenza plastica, mantenendo però una dignità scultorea che convive con l’idea della mutazione e del continuo farsi della forma, lasciando un’apertura non solo fisica, ma anche sensoriale e interpretativa. Pistidda mescola e sovrappone così l’archetipo della creazione, il Femminile, a una nuova interpretazione formale e fenomelogica della materia, che si modella intorno allo spazio, creandolo con il vuoto. Ad accompagnare le sculture alcune bozze che riescono a suggerire il volume attraverso lo spazio che si apre per arrivare al cuore della forma». La mostra sarà visitabile dall’11 al 26 settembre dalle 18 alle 20,30.

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