La Nuova Sardegna

Pompei, il bando va sull’Economist

Silvia Lambertucci
Pompei, il bando va sull’Economist

Così il ministro Dario Franceschini cerca il nuovo direttore del sito campano

18 settembre 2020
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Un nuovo «enorme progetto» di messa in sicurezza per tutto il versante sud del parco, che porterà con sé ulteriori scavi e scoperte, tanti edifici ancora da restaurare e riaprire al pubblico, le strategie per riconquistare i visitatori dopo il crollo dei mesi di pandemia. Pompei cerca un nuovo super direttore e il ministro della Cultura Franceschini chiama a raccolta la stampa internazionale: «Il bando è sulle pagine dell'Economist per due giorni, aiutateci a far girare la notizia», annuncia il ministro Pd. La competizione è aperta, «si faccia avanti il migliore», ripete affiancato da Massimo Osanna, che del sito archeologico campano è l'applauditissimo direttore uscente e che ora, nella nuova veste di direttore generale dei Musei Mibact, potrà seguire da vicino la scelta del successore, per legge affidata ad una commissione di esperti internazionali e quindi allo stesso ministro.

Porte aperte in Europa anche per Pompei, quindi, da sempre il secondo sito più gettonato d'Italia dopo il Colosseo, le candidature si possono inviare fino al 3 novembre, la nomina dovrebbe arrivare entro il marzo 2021. Anche se dopo il clamore e le polemiche che accompagnarono nel 2015 il primo concorso internazionale (quello che portò tra gli altri il tedesco Eike Schmidt agli Uffizi e il francese Sylvain Berlenger a Capodimonte) non è detto che alla fine non sia proprio uno studioso italiano a spuntarla, come è stato nell'ultima tornata di 13 super direttori, dove l'unico straniero scelto è stato Stéphane Verger chiamato a guidare a Roma il museo archeologico nazionale. A contare sono il curriculum, la qualità il progetto, non la nazionalità. Alla vigilia di una tornata elettorale e di un referendum entrambi nevralgici per la buona tenuta del governo, Franceschini guarda ai risultati degli ultimi 5 anni e sciorina i successi del Grande progetto Pompei con 76 interventi finanziati grazie ai 105 milioni arrivati per il 75% dall'Unione europea, la messa in sicurezza di «un fronte di 2,7 chilometri, oltre 2000 metri quadri di superficie indagata, 45 edifici restaurati, 30mila metri cubi di materiale di scavo rimossi, 4 chilometri di itinerari facilitati per i visitatori con disabilità».

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