La Nuova Sardegna

Il “corpo a corpo” dei bambini tra parole e musica

di Elsa Pascalis
Il “corpo a corpo” dei bambini tra parole e musica

La rassegna letteraria dal 21 al 25 ottobre a Sa Manifattura dopo quattordici anni all’Exmà 

10 ottobre 2020
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A dare voce, respiro, spazio, gioia, visione di presente e di futuro a giovani e bambini, ci pensa il Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi, a Cagliari dal 21 al 25 ottobre. Giunto alla sua 15° edizione, è stato presentato ieri a Cagliari negli spazi di Sa Manifattura, che diventerà quest’anno la nuova “casa” del festival dopo 14 anni felicemente vissuti negli ambienti dell’Exmà.

Ideato e organizzato dalla Libreria per Ragazzi Tuttestorie, con il contributo di idee e testi di Bruno Tognolini, l’edizione del 2020 è una grande sfida che si presenta come speciale, sicuramente diversa nelle modalità rispetto alle edizioni che l’hanno preceduta. Perché questa è da vivere in stato di pandemia, ed ecco che gli spazi di Sa Manifattura, più grandi e spaziosi, dal 21 al 25 del mese diventano la “città” ideale per ospitare questa kermesse che mette al centro il mondo dell’infanzia. Quel mondo che, come dice l’assessore alla Cultura del Comune di Cagliari Paola Piroddi, rappresenta le “radici” della nostra società.

Il Festival Tuttestorie, dal 14 al 30 ottobre, sarà presente anche in molte scuole della Sardegna oltre ai Sistemi Bibliotecari Interurbano del Sulcis e del Sarcidano Barbagia di Seulo, coinvolgendo grazie al supporto digitale diventato risorsa indispensabile dei nostri tempi ben 53 Comuni.

In tutto sono quattrocento gli appuntamenti in programma, di questi 238 si svolgeranno in presenza, anche con formula ibrida (dal vivo e da remoto) e 162 su piattaforma. 6600 sono gli studenti coinvolti, dall’infanzia alla secondaria di 1° grado a cui sono destinati 243 appuntamenti, 81 in presenza, fra parchi, giardini, spazi scolastici e comunali e 162 su piattaforma.

Numeri importanti che vedranno alternarsi negli ambienti di Sa Manifattura, grazie alla partnership con Sardegna Ricerche, incontri, laboratori, video, mostre, musica e produzioni originali. A partire dal 12 ottobre e per tutta la durata del festival, tutte le attività (gratuite o con ticket) potranno essere prenotate sul sito www.tuttestorie.it.

Il titolo è “Corpo a corpo. Racconti, visioni e libri dentro e fuori di me”. Ispirato dall’uscita del libro “Dizionario folle del corpo” dell’illustratrice Katy Couprie, nell’ottobre del 2019, cioè prima che il mondo venisse investito dall’inimmaginabile arrivo del Covid, il titolo resta quello pensato all’origine. Perché, come spiegato dagli organizzatori, proprio in questo momento storico, il tema del corpo a cui ora viene richiesto il distanziamento dagli altri corpi, assume un valore importante. In quest’ottica la manifestazione diventa una grande opportunità, riportando attraverso lo sguardo dei bambini l’attenzione sul senso della nostra fisicità che muovendosi negli spazi crea le comunità. Sa Manifattura diventa il luogo privilegiato e dedicato per rispondere al bisogno primario di socializzazione e incontro dei più giovani.

La “città” di Sa Manifattura avrà le sue strade e le sue piazze: la prima corte rinominata Piazzale Braccia Aperte accoglierà il pubblico che da qui potrà accedere a Piazza Corpo a Corpo, piuttosto che al viale Braccio Destro o al viale Braccio Sinistro, via Piede che Sale e Largo Piede Che Scende, in base alle attività scelte. Lo stile del Festival Tuttestorie resta immutato, continuando ad affascinare i piccoli ma strizzando l’occhio anche ai grandi che qui ritrovano quell’atmosfera leggera di cui si ha bisogno a qualsiasi età e che troppo spesso viene dimenticata. Ci sarà un tunnel di passaggio verso la Piazza dei Cinque Sensi, che ospita l’installazione Siamo a Pezzi: il racconto visivo di un “corpo collettivo” formato da dettagli fotografici di parti del corpo (pance, denti, nei, ascelle, ginocchia, occhi, nasi, orecchie, etc.) donate dal pubblico grazie a una call lanciata nei mesi precedenti sui social. In sottofondo un tappeto sonoro di rumori del corpo creato dal compositore Simon Balestrazzi. Le Officine di Sa Manifattura diventeranno Officine Poetiche guidate dagli “operai” Andrea Serra & Company occupate sulla facciata dai pensieri di bambini e ragazzi sul tema del corpo raccolti prima e durante il lockdown e durante il festival.

Ad animare le giornate ci saranno: Lorenzo Mattotti e Nadia Terranova, Katy Couprie, Albertine e Germano Zullo, Benjamin Chaud, Annette Herzog, Maja Celija, Cristina Bellemo, Fabrizio Silei, Annet Schaap, Stefano Bordiglioni e tanti altri. Oltre alla già citata Sardegne Ricerca, anche la Fondazione Sardegna Film Commission, la Ras, la Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e Oristano, il Consorzio Camù e tante altre istituzioni pubbliche e private hanno voluto partecipare a vario titolo all’appuntamento nella consapevolezza che il futuro si costruisce tutti insieme. Il festival non rinuncia alla sua vocazione comunitaria, proponendo un programma in presenza che restituisce al pubblico il piacere dello stare insieme in totale sicurezza grazie alla complicità del digitale che offre tutte le informazioni d’accesso.



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