La Nuova Sardegna

L’Iliade dell’ergastolano Trudu

L’Iliade dell’ergastolano Trudu

La presentazione del libro in un convegno di esperti di diritto all’Asinara

10 ottobre 2020
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SASSARI . Si è svolto nei giorni scorsi – organizzato dalla Camera penale di Oristano e con il patrocinio del Parco dell’Asinara e della Nuova Sardegna – l’evento “Asinara l’isola liberata: tra memoria e speranza”. Nella prima sessione del convegno sono state affrontati i temi della dimensione temporale della pena e del rapporto fra diritto penale e tempo. Riflessioni dalle quali è scaturita la necessità di una risposta sanzionatoria tempestiva che non lasci la vita delle persone indefinitivamente sospese e di impegnarsi per la realizzazione di un diverso modello di pena e di carcere. La seconda sessione, , dal titolo “Epopea di una pena: tra diritto e lirica”, ha visto come protagonista Mario Trudu – l’ergastolano di Arzana, morto il 24 ottobre 2019 dopo 41 anni di carcere – e la presentazione del suo libro postumo “ La mia Iliade”. L’atmosfera, già calda dalle riflessioni del vivace convegno, è andata gradatamente spostandosi su un’altra dimensione in cui i primi a rompere il ghiaccio sono stati i ragazzi del Conservatorio Luigi Canepa di Sassari, il quartetto Malu, che con il loro direttore Mariano Meloni hanno eseguito la Sarabanda della Simple Sinphony di Britten, preparando i presenti all’incontro con i giornalisti Francesca De Carolis e Natalino Piras. Questi ultimi, unitamente all’avvocata Monica Murru – difensore di Mario Trudu – hanno illustratogli intrecci di una storia terribile ed originale. “La mia Iliade”, infatti, racconta la “non vita” di un uomo nel suo peregrinare lungo quattro decenni nei tanti reclusori d’Italia, alternata da vere e proprie visioni oniriche in cui il detenuto Trudu, per sopravvivere al fine pena mai, immagina di parlare con gli eroi omerici, in particolare con Ettore il principe troiano tanto coraggioso quanto vulnerabile. Ed è proprio l’incontro fra Mario ed Ettore prima della battaglia, sulla piana di Trabuccato all’Asinara, che è stato analizzato nel dettaglio dai relatori e che. A suo tempo è stato proprio questo il motivo che ha spinto l’avvocata Murru ad immaginare la presentazione del libro sull’isola. Grande l’emozione dei presenti quando Giovanni Carroni di Bocheteatro con Marco Moledda, accompagnati dal Coro vocale di Nuoro diretto da Franca Floris, hanno dato voce a Mario e ad Ettore. Commovente s’attitu finale sul corpo straziato del figlio di Priamo che si identifica col corpo di Mario, morto di ergastolo, in un crescendo che ha visto il diritto farsi emozione. La serata si è conclusa con la musica del cantautore Piero Marras e le sue “Storie liberate”.

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