La Nuova Sardegna

L’ecosistema del teatro riparte dal Massimo

di Daniela Paba
L’ecosistema del teatro riparte dal Massimo

Al via da oggi a Cagliari una Biennale con 25 produzioni sarde e un Osservatorio con incontri aperti sui progetti in cantiere

11 ottobre 2020
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Una Biennale del teatro di produzione in Sardegna pensata da Massimo Mancini, direttore di Sardegna Teatro, «come vetrina di un ecosistema capace di ripensare il proprio ruolo». Un Osservatorio coordinato da Walter Porcedda dell’Associazione nazionale critici che sia «capace di dialogo con le compagnie per dare loro indirizzo e sostegno».

Tre incontri aperti al pubblico, il 16, il 17 e il 22 ottobre, rispettivamente dedicati ai progetti in cantiere, a quelli in rete e agli scenari futuri. Il cartellone che di va in scena dall’11 al 22 ottobre al Teatro Massimo nasce come risposta a una crisi che si può e si deve trasformare in opportunità, per un settore, quello delle arti sceniche, che ha sofferto mesi di solitudine e di impotenza tra spazi vuoti, chiusi al pubblico. Venticinque produzioni da tutta l’isola (dieci da Cagliari, sei da Sassari, due da Quartu, ma anche da Mogoro, Nuoro, Capoterra, Sinnai e Alghero) hanno risposto all’invito di Sardegna Teatro che mette a disposizione lo spazio, i tecnici e promuove l’iniziativa. Il risultato è un panorama variegato, noto per lo più, ma che potrebbe riservare qualche sorpresa tra i più giovani.

Un posto d’onore è riservato al debutto, il 18 alle 21, del nuovo spettacolo de Is Mascareddas “Giosuè, Peppino e il segreto di Pantalone” ambientato in un pensionato per burattini in disarmo. Il teatro di figura è ben rappresentato da Teatro Tages che presenta “Il Fil’Armonico” (sabato 17 alle 19), e ancora dalla “Fiaba di re Orcone, di Istranzos de domo (domenica 18 alle 11). Il teatro-danza trova spazio con la compagnia Senza confini di pelle che presenta “Acciaio” il 12 alle 21, cui risponde “Sui miei passi” del Teatro dallarmadio (sabato 17 alle 17). Tra teatro e performance, sulla scia di Marina Abramovic: “In your eyes” della Compagnia B analizza il potere sensoriale dello sguardo e apre la Biennale, domenica 11 alle 21; mentre sull’incontro tra attore, musica e video punta “Donne, passioni...Rivoluzioni” firmato Art’In produzioni (il 15 alle 21). Quando il teatro racconta la musica nasce “Un mistero nero”, spettacolo dell’ensamble Laborintus, dedicato a Billie Holiday, con Rossella Faa e Maria Antonietta Azzu (sabato 17 alle 21); ma anche “Der Boxer” prodotto dal teatro Tabasco su musiche klezmer e balcaniche di Elva Lutza; il 21 alle 19 c’è “Fucilate l’artista” della compagnia Maldimarem/lo teatrì.

La tradizione dialettale col suo repertorio di adattamenti s’incarna nel Teatro Sassari che propone nella “Serata Feydeau”, il 20 alle 21, due atti unici: “La notti chi la mamma è motha” e “Il rimedio è peggiore del male” ma anche da Tragoidia con “Piriciò, esti dottori sì o no?” il 13 alle 19. C’è poi un teatro che trova ispirazione nella letteratura, per cui la Compagnia Garcia Lorca ha prodotto “La via del male” tratta da Grazia Deledda (mercoledì 14 alle 19) mentre la compagnia Theandric mette in scena “La vedova scalza” tratta dal romanzo di Salvatore Niffoi (il 14 alle 21); Anfiteatro Sud propone una versione de “S’Accabadora” ispirata alle Serve di Genet, il 17 alle 18; per gli appassionati dei classici c’è la “Medea” di TiconZero il 16 alle 21, cui risponde “B-Tragedies” con una trilogia shaspeariana firmata Meridiano Zero, il 20 alle 19; ma anche lo studio dedicato a Moby Dick “Il Grande Leviatano” nella coproduzione Neroteatro/Teatro del Sale in scena il 17 alle 21. Per ricordare Anna Politkovskaja la Compagnia Artifizio propone “Il Martirio di Anna P.” (il 16 alle 19) mentre Abaco teatro rievoca il ciclista “Ottavio Bottecchia, vite in volata” il 15 alle 19.

Dagli abissi della stagnazione rinasce il teatro di “Adagio ma non troppo” firmato Effimero meraviglioso, il 13 alle 21. Debutta in solo Eliana Ruvioli con “Erranza”, prodotto da Teatro Impossibile, il 19 alle 19. Specchio metaforico dell’umanità, la vita animale irrompe sul palcoscenico con “Galline Libere” della Botte e il Cilindro il 22 alle 17; lo stesso giorno, alle 21, Batisfera presenta “Cinquanta cani e modi per essere felici”.

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