La Nuova Sardegna

Il “Totem” di En?gma Cantautorapper in salsa dance music

di Paolo Ardovino
Il “Totem” di En?gma Cantautorapper in salsa dance music

Disponibile in rete l’ultimo album del cantante di Olbia  Primo episodio con cinque brani: amore, tradimento e sport 

25 ottobre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Un totem composto da tasselli diversi. È così che si presenta En?gma, attraverso il disegno della copertina dell’album e nelle parole delle canzoni. È uscito proprio a mezzanotte l’episodio uno di “Totem”, ultimo lavoro discografico del rapper olbiese. La formula è atipica: un primo episodio con cinque canzoni adesso, le altre puntate arriveranno prossimamente a distanza di qualche mese, fino a coprire parte del 2021. “Bomaye”, “Montezuma”, “Adulterio”, “Love ‘n’ bass”, “Flowontheroad” sono i brani da oggi ascoltabili sulle piattaforme digitali. Dentro, incastonati uno sopra l’altro, c’è il Muhammad Ali e il suo famoso match di Kinshasa, due brani d’amore che d’ «amor cortese» hanno ben poco, e poi citazionismo, riferimenti attuali. E il totem dell’artista di Olbia ha colori differenti: si respira l’old school, si sentono echi di trap, si viaggia nella dance music da discoteca. Ma «a modo mio».

Partiamo proprio dalla struttura musicale, come per Booriana (uscito nel 2019) le produzioni sono a quattro mani, insieme a Kaizén? «Sì, l’idea è nata con lui e abbiamo lavorato insieme. Anche se in realtà a distanza, era il periodo della quarantena. Da marzo in poi». I suoni sono variegati e abbastanza forti… «Sono cresciuto così, col rap nudo e crudo ma anche con le discoteche, le ho sempre frequentate, anche questo è il mio bagaglio di vita. È stato abbastanza un azzardo inserire per esempio una canzone drum ‘n’ bass su cinque, però a me piace moltissimo. Non vedo l’ora di farla live, ma riconosco che non sia un genere del momento. L’unica prerogativa è essere comunque sempre ineccepibile dal punto di vista lirico e metrico. In questo e negli episodi successivi c’è la cassa dritta, sì, ma senti anche la tecnica». Spiegami il primo singolo che hai lanciato, “Bomaye”… «Mi attirano come forze magnetiche i personaggi, le vicende storiche. Sono grande appassionato di sport (En?gma è anche telecronista delle partite casalinghe dell’Olbia calcio, ndc) e lo metto sempre dentro. Non penso sia “solo sport”, spesso tira fuori pezzi di storia reale. In questo caso la questione dello Zaire, e il celebre match di pugilato vinto da Muhammad Ali nel ‘74». In due brani parli d’amore ma in maniera negativa, perché? «Volevo tirare fuori i lati oscuri. In “Adulterio” il tradimento, che non giustifico, ma faccio notare situazioni che – anche se tutti negheranno – esistono nelle coppie. Ci sono le varie fasi, inizialmente quasi si bruciano le tappe, poi ci si stabilizza in una routine, poi si cerca altro. In “Love ‘n’ bass” c’è l’amore vissuto in maniera sbagliata, morbosa. In entrambi i casi hanno un ruolo fondamentale i social, che accentuano questi comportamenti». Parlami della forma: perché dividere “Totem” in più episodi? «Mi accorgo che nei progetti lunghi qualche traccia rimane nell’ombra, ormai la fruizione è molto veloce. Su un album di tredici canzoni, ne vengono apprezzate cinque.

È un modo per valorizzare ogni episodio ed essere sempre presente. Solo pochissimi, ora, possono permettersi un disco ogni due, tre anni, come Marracash, Sfera Ebbasta». Allora dopo questo ci si rivede, come si suol dire, al prossimo episodio. Sei sulla scena da 10 anni, ormai fai parte di quella schiera di “cantautorapper” insieme a Murubutu, Rancore, Claver gold, Mezzosangue..? «C’è meno esposizione rispetto ad altri, chiaro. Ora tendenzialmente si vuole ballare e si vogliono canzoni da mettere in auto, e ci sta. Ma io vorrei essere quello che ti fa vibrare dentro, non ballare. Si dice che questo tipo di underground avrà più importanza nel futuro, vediamo».

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative