La Nuova Sardegna

Tante storie che raccontano l’anima di un’isola

Tante storie che raccontano l’anima di un’isola

Da Marcello Fois a Salvatore Satta sino a Milena Agus, un percorso avvincente in dieci volumi 

09 novembre 2020
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SASSARI. Il 13 novembre arriva in edicola con la Nuova, per la collana Scrittori di Sardegna, “Il cammino lento dell’ombra” di Bachisio Bandinu. L’ombra accompagna Frantziscu fin dalla culla. Sparisce quando il ragazzo si trasferisce a Milano. Ritorna quando, dopo quindici anni, Frantziscu rientra in Sardegna, e lo guida nella nuova esperienza di un’isola in profonda trasformazione.

La collana proseguirà il 20 novembre con “Mette pioggia”, testo distopico di Gianni Teti che racconta l’ultima settimana che resta all’umanità. Il 27 novembre sarà in edicola “A tie solu bramo” di Giulio Neri: in un paese del Sud Sardegna arriva Clelia Boero, la «Torinese», e tutto cambia. Infine, il 4 dicembre, chiusura con Milena Agus e il suo “Terre promesse”: la scrittrice insegue le terre promesse di tre generazioni di una famiglia sarda, dalla madre che sogna il matrimonio della figlia con un ricco possidente, alla figlia che sogna di essere amata da un uomo sfuggente, al nipote che si trasferisce in America, terra promessa dell’Italia povera.

La collana ha preso il via il 2 ottobre con “Il tempo di mezzo” di Marcello Fois. A seguire, venerdì 9 ottobre, “Chirù”, secondo romanzo di Michela Murgia dopo l’esordio di “Accabadora”: Eleonora offre a Chirú, molto più giovane di lei, tutto ciò che ha imparato e che sa, cercando in cambio la meraviglia di uno sguardo nuovo. Il terzo volume della collana è stato invece “La chiave dello zucchero” di Giacomo Mameli, in edicola il 16 ottobre: la seconda guerra mondiale raccontata da sette diretti protagonisti. E’ seguito, il 23 ottobre, “La cercatrice di corallo” di Vanessa Roggeri, storia d’amore tra Achille e Regina. Il 30 ottobre è approdato nelle edicole “Sulla faccia della terra” di Giulio Angioni”, ambientato nella Sardegna del XII secolo durante l’assedio delle armate pisane a Santa Igia, la capitale del Giudicato di Cagliari. Il 6 novembre la Nuova ha proposto ai suoi lettori “Il giorno del giudizio” di Salvatore Satta, romanzo pubblicato postumo e diventato subito uno straordinario caso letterario: un classico, una delle pochissime opere firmate da autori sardi destinata a rimanere nel tempo.

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