Mereu, retrospettiva in streaming
Tutti i lungometraggi del regista sulla piattaforma digitale MioCinema
15 novembre 2020
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SASSARI. Le sale sono chiuse, ma il cinema è vivo. L’amore per i film resta anche se in questo periodo obbligatoriamente filtrato da schermi casalinghi. Tra le possibilità di vedere opere di qualità c’è quella offerta dalla piattaforma digitale MioCinema che ha inserito in catalogo tutti i lungometraggi di Salvatore Mereu. Compreso il suo più recente lavoro “Assandira”, presentato fuori concorso a inizio settembre alla Mostra del cinema di Venezia e uscito subito dopo nelle sale distribuito da Lucky Red. Il film basato sul romanzo dell’antropologo e scrittore Giulio Angioni ha come protagonista Gavino Ledda nei panni del pastore Costantino Saru che si fa convincere dal figlio (l’esordiente Marco Zucca) e dalla nuora tedesca (l’attrice Anna Konig) a impiantare un agriturismo nel suo vecchio ovile.
Un potente dramma familiare che fa riflettere sull’uso delle tradizioni e il cambiamento della Sardegna a seguito dello sviluppo turistico. Questa sorta di retrospettiva dedicata al regista di Dorgali permette vedere o rivedere anche i suoi film precedenti.
A cominciare dall’esordio “Ballo a tre passi” che nel 2003 vinse la Settimana internazionale della critica a Venezia e porto a Mereu anche il David di Donatello come miglior regista esordiente. Un film articolato in quattro episodi che scandiscono il passaggio delle stagioni e rappresentano anche le età della vita. Con il secondo lungometraggio Mereu ha poi cominciato un particolare percorso basato sull’adattamento di opere letterarie di importanti autori sardi. Ad aprirlo “Sonetaula” basato sull’omonimo romanzo di Giuseppe Fiori, con una trasposizione cinematografica che fu selezionata nel 2008 al Festival del cinemadi Berlino.
Il film successivo ha invece avuto come vetrina di lancio sempre Venezia, “Bellas mariposas” presentato nel 2012 al Lido nella sezione Orizzonti. Tratto dall’omonimo racconto di Sergio Atzeni porta sullo schermo la storia di due adolescenti della periferia di Cagliari. (f.c.)
Un potente dramma familiare che fa riflettere sull’uso delle tradizioni e il cambiamento della Sardegna a seguito dello sviluppo turistico. Questa sorta di retrospettiva dedicata al regista di Dorgali permette vedere o rivedere anche i suoi film precedenti.
A cominciare dall’esordio “Ballo a tre passi” che nel 2003 vinse la Settimana internazionale della critica a Venezia e porto a Mereu anche il David di Donatello come miglior regista esordiente. Un film articolato in quattro episodi che scandiscono il passaggio delle stagioni e rappresentano anche le età della vita. Con il secondo lungometraggio Mereu ha poi cominciato un particolare percorso basato sull’adattamento di opere letterarie di importanti autori sardi. Ad aprirlo “Sonetaula” basato sull’omonimo romanzo di Giuseppe Fiori, con una trasposizione cinematografica che fu selezionata nel 2008 al Festival del cinemadi Berlino.
Il film successivo ha invece avuto come vetrina di lancio sempre Venezia, “Bellas mariposas” presentato nel 2012 al Lido nella sezione Orizzonti. Tratto dall’omonimo racconto di Sergio Atzeni porta sullo schermo la storia di due adolescenti della periferia di Cagliari. (f.c.)