Morto a Sassari lo scrittore inglese Edward Burman
Affascinato dalla Sardegna, da due anni aveva preso la cittadinanza insieme alla figlia. I ricordi dell'ex rettore Attilio Mastino e del professor Plinio Innocenzi
SASSARI. E' morto a 73 anni a Sassari lo scrittore inglese Edward Burman. Era cittadino sassarese da due anni insieme alla figlia 15enne Lucy. Burman aveva deciso di trasferirsi in Sardegna colpito dal fascino dei Giganti di Mont' e Prama e in generale dalla storia e dall'archeologia sarda. Ha scritto il libro "Sardinia island of Myth and Magic".
Il ricordo dell'ex rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino
Con grande dolore annunciamo la scomparsa ieri a Sassari in cardiochirurgia del nostro amico Edwad Burman, dopo un'operazione al cuore di routine. Lascia a Sassari la figlia Lucy e a Pekino la moglie Xiao Hong. Lo avevamo conosciuto a Pechino grazie a Plinio Innocenzi e Ettore Sequi; era rimasto incantato dalla Sardegna raccontata da Raimondo Zucca, Gaetano Ranieri, Alessandra Casu, in particolare lo avevano colpito i "giganti" di Mont'e Prama. Ci aveva seguito dopo qualche mese nell'Isola, dove contava di far arrivare definitivamente anche la moglie, che aveva solo un permesso provvisorio per 5 anni, mentre lui e Lucy erano diventati cittadini sassaresi da pochi mesi.
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Edward Burman era nato a Cambridge nel 1947. Aveva studiato presso l’università della sua città natale e si era laureato in Filosofia all’Università di Leeds. Dopo la laurea, aveva insegnato in diverse università italiane (parlava benissimo l’italiano). Amministratore di una società di investimento a Pechino e Partner dello Studio Ambrosetti di Milano, aveva anche lavorato con la Mediapolis engineering di Torino in Cina. Da due anni si era trasferito con la famiglia in Sardegna, acquistando casa a Sassari. La figlia Lucy studia con grande soddisfazione al Canopoleno, accolta con amore dagli studenti, dai professori, dal Dirigente. I libri di Edwuard Burman sono basati sulla storia e sulla cultura europea, ma aveva pubblicato tra l'altro un volume sull'era
Il ricordo del professor Plinio Innocenzi dell'Università di Sassari
"Raramente un popolo è stato così intimamente connesso con la propria terra come in Sardegna, isolata e distante nello spirito, dove le montagne e il mare dell’isola hanno fornito sostentamento, leggende e magia fin dalle più antiche culture del neolitico sviluppate 8000 anni fa".
Questa frase è l'incipit del libro di Edward Burman dedicato alla Sardegna, un luogo scoperto dopo un lungo peregrinaggio in giro per il mondo ed eletto a patria elettiva per spiriti colti e nobili. La Sardegna non è per tutti, questo ci raccontavamo con il piacere di chi ha condiviso una scelta di vita non facilmente comprensibile se non ha a chi ha a lungo percorso le strade del mondo ed in queste si è perduto.
Molto lontano e in un altro tempo raccontavo a Edward, in un giardino ai piedi della grande muraglia, di questa isola bellissima e come chiudendo gli occhi e immaginandomi lì mi consolavo dell’assenza di luce e di bellezza. Questo racconto è diventato poi scoperta e innamoramento, credo ripagato da chi ha compreso come solo gli spiriti veramente liberi possano scegliere la propria casa.
Non tutti sono nati per conoscere e viaggiare, bisogna non farsi imprigionare la mente nelle nostre gabbie di ovvietà che ci sembrano verità ineluttabili. Si può vivere una sola vita o molte vite allo stesso tempo, essere e vivere in molti luoghi e ogni volta avere ancora la irrefrenabile ansia di andare oltre. Poi un giorno, alla fine del viaggio, si torna a casa. La casa Edward l’ha trovata in quest’isola. Ciao Edward.