La Nuova Sardegna

Ritorna Lupin, ladro diabolico ma per vendetta

di Fabio Canessa
Ritorna Lupin, ladro diabolico ma per vendetta

Da domani rivisitazione in chiave moderna del personaggio creato da Leblanc nel 1905 

07 gennaio 2021
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Anche se ormai comunemente associato al Giappone, per il successo imperituro della serie animata, Lupin è un personaggio nato in Francia. Dalla penna di Maurice Leblanc nel 1905. A quelle origini si rifà la nuova serie Netflix, francese, ispirata al celebre ladro gentiluomo. Un adattamento in grado di trasporre il personaggio di Lupin ai giorni nostri: il protagonista recupera lo spirito letterario, prendendo spunto da alcuni dei più famosi racconti di Leblanc e calandoli in un contesto attuale, in una storia interamente originale. Disponibile sulla piattaforma streaming da domani, con una prima parte composta da cinque episodi, ha come protagonista la star Omar Sy conosciuto soprattutto come interprete principale del lungometraggio campione d’incassi “Quasi amici”. Nel cast anche Hervé Pierre, Nicole Garcia, Clotilde Hesme, Ludivine Sagnier, Antoine Gouy, Shirine Boutella e Soufiane Guerrab.

La serie è quindi una reinterpretazione in chiave moderna delle avventure di Arsène Lupin, modello del personaggio interpretato da Omar Sy che ha come nome Assane Diop.

Inizialmente viene presentato come un normale adolescente. La sua vita viene però sconvolta da un giorno all’altro, dopo l’accusa piovuta sul capo di suo padre, coinvolto e condannato per un crimine non commesso. Tutto ciò porta Assane Diop a crescere con una irrefrenabile voglia di vendetta e giustizia. Anni dopo Assane utilizzerà il nome di Arsène Lupin, il ladro gentiluomo, come ispirazione per vendicare suo padre. Apparentemente Assane vive alla giornata, si barcamena tra un lavoro e l’altro per guadagnarsi da vivere. Ma dietro questa facciata si nasconde qualcos’altro: un ladro abilissimo e uno stratega sopraffino, un uomo intelligente e calcolatore che per mettere a segno i suoi colpi si ispira a quelli del suo romanzo preferito, Arsène Lupin di Maurice Leblanc. Un libro che gli fu donato in gioventù dal padre.

Proprio come il famoso ladro della letteratura, Assane cambia continuamente volto, origini e nome. A volte è Luis Perenna, altre è Paul Serinne. Tutti anagrammi di Arsène Lupin, facce di una stessa medaglia che nasconde un ulteriore strato di segreti. Perché dietro le azioni di Assane si nasconde il desiderio di riscatto: la vendetta nei confronti della famiglia che anni prima fu causa della rovina di suo padre.

La serie, prodotta da Gaumont Télévision è stata creata da George Kay in collaborazione con François Uzan ed è diretta da Louis Leterrier, primi tre episodi, e Marcela Said, quarta e quinta puntata. L’impatto culturale del personaggio creato da Leblanc continua così a rinnovarsi con una serie d’azione, tra divertimento e adrenalina. Amante delle donne, del gioco, abile trasformista e ovviamente ineguagliabile nell’arte del furto. Così è caratterizzato sin dalle origini Lupin che già nel 1919 approdava al cinema con il film americano “The Teeth of the Tiger” diretto da Chester Withey. Anche un grande regista francese come Jacques Becker (famoso per opere come “Casco d’oro” e “Il buco”) si è cimentato in un film tratto dai romanzi di Maurice Leblanc con “Le avventure di Arsenio Lupin” del 1957. Il lungometraggio più recente, del 2004, sempre francese, è “Arsenio Lupin” diretto da Jean-Paul Salomé e interpretato da Romain Duris.

Ma al ladro gentiluomo di Leblanc si è ispirato anche il fumettista giapponese Monkey Punch per creare il celebre Lupin III, nipote ed emulo di Arsenio. Il manga esordisce nel 1967 ed è un successo. Già agli inizi degli anni Settanta il fumetto diventa così una seria animata. La prima è quella caratterizzata da Lupin con la giacca verde. Indimenticabile. Sicuramente la migliore, con l’eroe-antieroe creato da Monkey Punch che conquista subito per le sue caratteristiche. Scaltro, geniale, mago impareggiabile dei travestimenti, con un solo punto debole: le belle donne alle quali non riesce a resistere. Tra queste c’è Fujiko, uno dei personaggi fissi della serie insieme all’infallibile pistolero Jigen, al fortissimo samurai Goemon e all’ispettore Zenigata che dà incessantemente la caccia a Lupin come ragione di vita.

Alla prima serie, ne seguiranno altre due, quella con la giacca rossa e quella con la giacca rosa, che sono famosissime in Italia. Più recentemente sono state prodotte altre serie animate, ma Lupin III è stato anche protagonista di tanti film animati. Il primo a essere realizzato “La pietra della saggezza” nel 1978. Il più importante, il secondo lungometraggio, dell’anno dopo: “Il castello di Cagliostro”. A firmarlo il grande maestro Hayao Miyazaki, allora al suo esordio da regista in un film lungo dopo aver già lavorato ad alcuni episodi della serie. Un gioiello della storia dell’animazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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