La Nuova Sardegna

“Officine culturali”, uno spazio d’arte

di Monica De Murtas
“Officine culturali”, uno spazio d’arte

La compagnia Theatre en vol inaugura una sede a Sennori, primi spettacoli da domani in streaming

16 gennaio 2021
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Nasce “Officine culturali” un nuovo spazio d’arte e creatività pensato per dare voce all’arte performativa e visiva, alla musica e alla sperimentazione. Curato da Theatre en vol in collaborazione con il Comune di Sennori il progetto sta prendendo vita in un edificio da tempo in disuso dell’antico borgo della Romangia il cui indirizzo resta per ora top secret. «In accordo con il Comune di Sennori che ci ha messo a disposizione la struttura – spiega Michelle Kramer di Theatre en vol – abbiamo deciso di non rivelare dove si trovi la sede di “officine culturali”. Per ora, e sino a quando non potremmo aprire le porte al pubblico ci piace immaginare che questo progetto artistico sia ovunque ci sia voglia d’arte, sperimentazione, curiosità e voglia di fare».

Dopo la chiusura del Link, storica sede di Theatre en Vol a Sassari nel 2005 questo nuovo spazio rappresenta ora per l’associazione una nuova opportunità per creare eventi e collaborazioni aperti al territorio e alle nuove generazioni di artisti. «In un tempo in cui sentiamo sempre più forte e urgente l’esigenza di ascoltare e produrre significati – prosegue Kramer – vogliamo aprire le porte delle “officine” a proposte artistiche di qualità che saranno valutate dal nostro gruppo di lavoro. I progetti possono essere inviati alla email: officine.culturali.info@gmail.com. I primi due appuntamenti in diretta streaming si potranno seguire domani a partire dalle 18,30 sulla pagina Facebook di Theatre en vol e proporranno una performance di live painting e una di live music».

L’iniziativa prende ispirazione dalle “Città Invisibili” di Italo Calvino e in particolare dal racconto di Ipazia. «I segni formano una lingua, ma non quella che credi di conoscere», afferma un filosofo seduto su un prato. Da qui parte Stefano Campus, artista che unisce la professione di grafico alla passione della batteria, per creare inganni e contaminazioni tra i diversi linguaggi. La scrittura tipografica si fa così materica grazie a un gioco di sorprendenti contrasti, la traccia elettronica diventa analogica per mezzo dei suoni dal vivo di Luca Vargiu. Luci: Marcello D’Agostino/Sound design: Alfredo Puglia/Service audio e luci: Grandi Luci di Tony Grandi/ Video: Emilio Canu, Laura Piras, Naïma Savioli/ Montaggio: Naïma Savioli/ Editing Audio: Luca Vargiu, Alfredo Puglia. «L’anno appena concluso non è stato facile da affrontare per chi opera nel campo dello spettacolo – prosegue Kramer – ma la nostra associazione non si è fermata con la progettazione rafforzando consapevolezza nelle esperienze pregresse e aprendo un varco verso il futuro». Dopo le due performance di domani il progetto si articolerà attraverso a una serie di prime gratuite in streaming con due appuntamenti mensili fino a maggio, che avranno come protagonisti artisti isolani. «Un modo per sostenere – conclude Kramer – e dare voce agli artisti e ai tecnici dello spettacolo così duramente messi alla prova dalle attuali disposizioni sanitarie».

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