La Nuova Sardegna

Film, hit parade per gli innamorati

Film, hit parade per gli innamorati

Una scelta di titoli per San Valentino da guardare mano nella mano

14 febbraio 2021
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ROMA. La festa degli innamorati, che da decenni accomuna romanticismo e marketing in tutto il mondo occidentale. Per la giornata dedicata alle coppie quest'anno i siti, i social network e le piattaforme online si fanno in quattro, proponendo classifiche e frugando nelle libraries per offrire caramelle cinematografiche a tutti. Difficile scegliere anche perché, alla fin fine, i melodrammi amorosi si adattano fino a un certo punto (proporre “Titanic” sarebbe fin troppo facile, ma non è di buon augurio) e le commedie romantiche ambientate nel giorno fatidico, a sorpresa, sono poche. Nella hit parade romantica va messo al primo posto “Appuntamento con l’amore” (2010) di Gary Marshall che intreccia ben 10 storie di fidanzamento nel giorno fatidico secondo un copione più che collaudato, Meno convenzionale (e meno noto) “5 appuntamenti per farla innamorare” con cui Nia Vardalos, nel doppio ruolo di regista e protagonista. In coppia con John Corbett disegna con brio la contrastata storia d'amore tra una fioraia che vaga da un appuntamento sentimentale all'altro e un ristoratore che riesce a superare lo scoglio dei cinque incontri consecutivi con la donna che ama. Il terzo posto spetta di diritto all'indipendente “Oblivious Child” (2014) di Gilles Robespierre con Jenny Slate che ha il merito di legarsi al filone in maniera davvero imprevista. Si raccontano infatti le tribolazioni dell'attrice comica Donna che viene lasciata dal suo ragazzo mentre apprende di essere incinta. Al quarto posto ancora un titolo inaspettato come “Picnic a Hanging Rock” di Peter Weir, il film che nel 1975 fece scoprire il cinema australiano. È una storia carica di mistero e senza nessuna implicazione amorosa. Da vedere sul divano, mano nella mano, felici di scoprire un capolavoro e anche di sapere che la propria casa è un luogo più sicuro. Al quinto posto, con un po’ di nostalgia, il generazionale “Gli anni più belli” di Gabriele Muccino, quasi un remake di “Ceravamo tanto amati”. Vicende amorose e drammi privati di tre amici che si incontrano al tempo del liceo e non si perderanno più.

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