La Nuova Sardegna

«Pronti a tornare sui palchi dell’isola»

Monica De Murtas
«Pronti a tornare sui palchi dell’isola»

A colloquio con Valeria Ciabattoni, direttrice artistica del circuito teatrale Cedac

20 febbraio 2021
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SASSARI. L'annus horribilis dello spettacolo ha creato anche in Sardegna gravi ripercussioni sul piano economico con spettacoli annullati e migliaia di lavoratori del settore bloccati dalle misure anti Covid ad una sostanziale inattività, senza sapere come e quando si potrà ritornare in scena. La situazione del comparto spettacolo in tempo di pandemia si è rivelata tra le più difficili da gestire perché aperture e chiusure delle sale sono legate a dati epidemiologici dalle variabili imprevedibili che sconvolgono la programmazione alla base di ogni cartellone di eventi. A farne le spese sono state in questi mesi soprattutto le piccole realtà ma anche la Cedac il circuito multidisciplinare dello spettacolo dal vivo in Sardegna che porta in tutta l'isola i sui cartelloni di teatro e danza ha dovuto rinunciare a molte produzioni e puntare in questi mesi su un attento lavoro di progettazione in attesa della riapertura delle sale.

«La chiusura è arrivata il 5 marzo e da quel momento come è noto ci siamo dovuti fermare – dice il direttore artistico Cedac Valeria Ciabattoni – poi dal 17 giugno ci è stato detto che era possibile riaprire ma un cartellone non è un jukebox che si può azionare premendo un tasto. Abbiamo salvato 90 spettacoli in estate riuscendo a riprogrammarli ma ne abbiamo perso una trentina. A dover rinunciare a teatro e danza sono stati proprio i teatri più grandi quelli di Sassari e Cagliari perché è stato impossibile trovare in poco tempo spazi idonei agli allestimenti spesso imponenti inseriti nei due cartelloni più importanti della Cedac. Siamo riusciti invece a lavorare meglio nei piccoli centri con produzioni sempre di qualità ma più agili realizzate secondo le norme anticovid in spazi all'aperto ma anche nei teatri». «In autunno poi abbiamo costruito con grande sforzo un nuovo circuito – dice ancora Ciabattoni – che è stato subito interrotto con una nuova chiusura: è stato davvero un duro colpo. In questi mesi però non ci siamo arresi né tantomeno fermati. Abbiamo tenuto i rapporti con le compagnie e abbiamo lavorato, grazie alla didattica a distanza, con laboratori dedicati a studenti e insegnanti. Abbiamo allestito nuovi cartelloni che arriveranno anche a Sassari e a Cagliari e siamo pronti a tornare sul palco nella speranza di una riapertura già ad aprile».

Ora si aspettano in merito le decisioni del nuovo governo. Il premier Mario Draghi nel discorso di replica al Senato ha voluto ricordare la difficile situazione dei lavoratori dello spettacolo.

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