La Nuova Sardegna

Le grandi star di Time in Jazz brillano ancora su Berchidda

di Andrea Massidda
Le grandi star di Time in Jazz brillano ancora su Berchidda

Presentata l’edizione numero 34 della rassegna ideata e diretta da Paolo Fresu Tra gli ospiti più attesi Avishai Cohen. Si parte il 9 agosto con il tributo a De André

09 aprile 2021
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L’astro più brillante del jazz israeliano, ossia il trombettista Avishai Cohen, sul palco insieme al suo gruppo elettrico Big Vicious. Poi il virtuoso trombonista Gianluca Petrella alla testa della band Cosmic Renaissance. E ancora il sempreverde Fabio Concato, nomi di spicco della canzone d’autore italiana degli ultimi quarant’anni. Senza dimenticare il progetto live “Heros”, dedicato a David Bowie, con protagonisti Paolo Fresu e altri cinque musicisti di primo piano della scena jazzistica nazionale. Sono soltanto alcuni degli artisti e degli appuntamenti più attesi della trentaquattresima edizione di Time in Jazz, il festival internazionale ideato e diretto da Paolo Fresu in programma dal 7 al 16 agosto a Berchidda e in una quindicina di altri comuni e località del nord della Sardegna, facendo tappa con i suoi concerti del mattino e del pomeriggio in spazi e scenari sempre differenti come chiesette di campagna, scorci di mare, piazze, boschi, siti archeologici.

Le stelle. La rassegna – anche quest’anno tra le primissime ad aver presentato alla stampa il cartellone completo – stavolta sarà dedicata alle stelle. Un omaggio a Dante Alighieri, ovviamente («non a caso – ricorda Fresu – proprio le stelle ricorrono alla fine di ognuna delle cantiche della Divina Commedia»), tanto che eccezionalmente – e sarà un momento da non perdere – il 13 agosto a Oschiri lo scrittore Gavino Ledda, accompagnato dalla musica, darà forma a una produzione originale dal titolo “Sa Divina Cummedia”, reading che trae origine dalla prima e coraggiosa traduzione in logudorese dell’opera fatta da Pietro “Pedru” Casu (1878 - 1954), parroco, letterato e studioso della lingua sarda.

Ma, lasciando la letteratura, alle stelle si pensa inevitabilmente anche mentre si rievoca la musica di David Bowie (ne sono un esempio il suo personaggio forse più amato, Ziggy Stardust, o i brani “Space Oddity”, “Starman”, “Life on Mars?”, sino al suo album-testamento, “Blackstar”, uscito il 6 gennaio 2016, appena due giorni prima che lasciasse questo mondo. Così non stupisce che proprio il Duca Bianco sia al centro di uno dei concerti di spicco nel cartellone di questo festival.

I concerti. Ma è naturalmente il jazz nelle sue diverse declinazioni e nei suoi immediati dintorni a fare la parte del leone nel programma della rassegna: ecco dunque in arrivo a Berchidda (il 12 agosto) il trombettista Avishai Cohen. Ed ecco poi una variegata rappresentanza della scena italiana: il trio Floors di Filippo Vignato (trombone, effetti), Francesco Diodati (chitarra) e Francesco Ponticelli (contrabbasso, elettronica), tre giovani musicisti tra i più interessanti della nuova scena jazz italiana (l'11 a Budoni). Per non parlare del quartetto di Matteo Pastorino (l’11 a Loiri Porto San Paolo), voce emergente del clarinetto in Europa, nato e cresciuto in Sardegna ma di stanza a Parigi. O del trio Mat (il 13 a Ittiri) di Marcello Allulli (sax tenore), Francesco Diodati (chitarra) e Ermanno Baron (batteria). E ancora Fabio Giachino, attivo come pianista entro i confini del jazz e della musica improvvisata ma anche come producer nella musica elettronica (il 10 a Luogosanto). Tuttavia è impossibile citare in poche righe tutti i live in programma questa estate.

L’omaggio a De André. Tra gli appuntamenti ormai classici di Time in Jazz c’è, com’è noto, il tributo a Fabrizio De André in quella località, L’Agnata, che scelse per viverci. Ad esibirsi, stavolta, sarà la cantante Petra Magoni insieme al contrabbassista Ferruccio Spinetti e sotto l’insegna del duo Musica Nuda.

Ferragosto. Sarà il batterista Giovanni Gaias a trascinare il pubblico sul palco di piazza del Popolo per la tradizionale festa di Ferragosto insieme al duo blues Don Leone e al chitarrista tuareg Bombino. A Paolo Fresu spetterà infine il compito di chiudere la serie di concerti nello Stagno di San Teodoro (il 16 agosto): ad affiancare il trombettista, questa volta, un protagonista del jazz scandinavo, il contrabbassista svedese Lars Danielsson.

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