La Nuova Sardegna

Franceschini: spettacolo sono con voi

di Silvia Lambertucci
Franceschini: spettacolo sono con voi

Il ministro annuncia la riapertura di musei, cinema e teatri dal 26 in zona gialla. Aiuti per 27 milioni

17 aprile 2021
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ROMA. Cinema, teatri, concerti, musei. Dopo la falsa partenza del 27 marzo ci si riprova dal 26 aprile, nelle regioni in cui saranno ripristinate le zone gialle (condizione da cui per ora la Sardegna sembra lontana). E questa volta con numeri più grandi, fino a 500 persone al chiuso, mille all'aperto. Con la possibilità per le Regioni di autorizzare i grandi concerti o gli eventi culturali, purché in sicurezza, potendo contare sugli stessi numeri eventualmente consentiti allo sport. È sera e il premier Draghi ha già parlato da un po’ quando arriva la notizia che il Comitato Tecnico Scientifico ha accettato in toto le richieste avanzate due giorni fa dal ministro della Cultura Franceschini. Con il via libera al raddoppio delle capienze e pure un accenno alla possibilità, nel caso che le condizioni epidemiologiche migliorino, di superare questi nuovi paletti andando oltre al 50 per cento appena ottenuto.

Soddisfatto, il ministro Pd lancia un segnale ai manifestanti che oggi si riuniranno in Piazza del Popolo a Roma chiamati a raccolta dal movimento dei Bauli. «Non sono la vostra controparte», ripete ai lavoratori dello spettacolo in agitazione, come già aveva detto giorni fa agli occupanti del Globe Theatre. «Sono con voi, il vostro rappresentante nelle istituzioni». Il Paese ci spera, il ministro lo sa: «Abbiamo bisogno tutti di un'estate con piazze e strade pieni di spettacolo, musica, danza e prosa».

A caldo arriva il ringraziamento delle industrie musicali con il ceo della Fimi Enzo Mazza che parla di un «risultato importante, soprattutto perché prevede anche il superamento dei limiti standard sulla base di specifiche situazioni e protocolli». Per il cinema è il presidente degli esercenti (Anec) Mario Lorini, a parlare di «un primo passo, un segnale» per il settore. Anche se certo, sottolinea anche lui, «in questi termini non si può parlare di ripartenza. Per far ripartire il mercato ci vuole altro».

Le richieste e i protocolli messi a punto dalle categorie in queste ultime settimane prevedevano altro e di più. A partire da criteri diversi per fissare la capienza delle sale, senza numeri uguali per tutti. «Ogni luogo è diverso» ripetono un po’ tutti, dai teatri alla lirica, al cinema. «Non si può mettere sullo stesso piano l'Arena di Verona e un teatro di Catania».

C'è il tasto dolente dello stop alla vendita di cibi e bevande, che rimane e costituisce un ulteriore aggravio per le imprese. E c'era la richiesta di aprire anche nelle zone arancioni, di consentire i flussi di pubblico da una regione all'altra. Senza dimenticare che tra i limiti che rimangono per tutti, c'è lo scoglio del coprifuoco, che viene confermato alle 22. Un paletto ulteriore e certo non da poco per cinema, teatri, concerti, che impone spettacoli serali programmati di fatto nel tardo pomeriggio, alle 19, 19.30.

Il ministro della Cultura ha anche annunciato che «sono stati destinati ulteriori 27 milioni di euro per sostenere tutte quelle realtà del mondo della musica, del teatro, della danza, del circo e dello spettacolo viaggiante che ancora non attingono alle risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo».

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