La Nuova Sardegna

Monumenti aperti in Sardegna, a ottobre tornerà in presenza

Stefano Ambu
Monumenti aperti in Sardegna, a ottobre tornerà in presenza

Un quarto di secolo per la manifestazione che dal 1997 fa scoprire o riscoprire i tesori dell'Isola

08 maggio 2021
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CAGLIARI. Un quarto di secolo per Monumenti aperti, la manifestazione che dal 1997 fa scoprire o riscoprire i tesori della Sardegna. E la festa sarà il parziale ritorno in presenza: dopo l’edizione digitale del 2020 – soluzione necessaria a causa del Covid – a ottobre (primo appuntamento il 24 e il 25) nasce la formula mista. Ci saranno ancora appuntamenti a distanza. Ma si lavora a un ritorno in presenza con i comuni coinvolti pronti a mettere a disposizione i loro gioielli. Con visite che dovranno comunque fare i conti con le normative anti pandemia. Senza ressa, ma l’importante è ripartire. Ancora nessuna anticipazione sugli appuntamenti. Ma c’è già il tema: “scuola di libertà”.

«Speriamo che il nostro progetto – ha spiegato il presidente di Imago Mundi, associazione organizzatrice, Massimiliano Messina – possa, attraverso il patrimonio culturale, aiutare ad aprire nuove pagine dopo un 2020 e questa parte di 2021 con tante limitazioni”. Monumenti aperti, ormai un pezzo di storia. «Un rito collettivo, una festa di comunità – ha continuato Messina – la difficoltà ci ha insegnato nuove formule di narrazione. C’è voglia di ripresa. Scuole e comuni sono già all’opera: questo è un segnale positivo”. Appello alla Regione: «Veniamo da un anno non facile anche a livello di finanziamenti – ha detto Messina –. Sarebbe interessante che un’iniziativa di questo tipo assumesse una progettualità più di lungo respiro e non legata a contributi a singhiozzo. Ma parlo non solo di Monumenti aperti: ci sono tanti progetti che lavorano su cultura e turismo che meritano attenzione».

La prima volta il 10 e l’11 maggio del 1997. Da Cagliari alla Sardegna. E poi al resto d’Italia. Da quella prima edizione, sono state oltre 4 milioni le visite guidate, considerando le prime 23 edizioni in presenza, condotte da 160.000 studenti e oltre 60.000 volontari che hanno raccontato e custodito quasi 1.700 monumenti in oltre 160 comuni con l’allargamento ora a Emilia-Romagna, Puglia e Lombardia. Una manifestazione che nel tempo ha catturato l’attenzione delle massime istituzioni. Un esempio: le medaglie della Presidenza della Repubblica a partire dall’edizione 2006.

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