La Nuova Sardegna

Cavillier e il mistero degli Shardana

Daniela Deriu
Cavillier e il mistero degli Shardana

Conferenza on line su Facebook dello studioso di storia antica del Mediterraneo

12 maggio 2021
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SASSARI. Gli Shardana al centro di nuovi studi del noto egittologo Giacomo Cavillier. Lo scopo dell'archeologo è fare luce sull'enigma dei guerrieri. Cavillier, direttore del centro studi di egittologia e civiltà copta "J.F.Champollion", direttore della missione archeologica italiana a Tebe (Ovest Luxor), in Sardegna è a capo del Progetto Shardana e del Progetto Iside. Dal 2008 svolge ricerche in Egitto, in Corsica, in Sardegna, in Sicilia e in Spagna meridionale sugli Shardana e sui Popoli del mare finalizzati a stabilirne l'origine e la cultura. Cavillier ha teorizzato una stretta correlazione tra il fenomeno mercantile miceneo-cipriota e la presenza nel Mediterraneo dei Popoli del mare e in particolare degli Shardana. Dal 2012 l'impegno profuso dallo studioso nella risoluzione dell'enigmatici dei protagonisti delle vicende belliche faraoniche in un periodo lungo quasi due secoli (XIII-XI sec.a.C.) si è concretizzato in nuovo quadro interpretativo della loro possibile frequentazione dell'isola.

«Attraverso un lavoro minuzioso sulla ricostruzione delle fonti egiziane, unito ad altri importanti contesti archeologici come quelli della Sardegna nuragica - spiega Cavillier - si può trovare la chiave di lettura del fenomeno storico di questi straordinari guerrieri». Cavillier ha illustrato i risultati del suo lavoro mercoledì sera nella conferenza online dal titolo "Shardana: navigatori e guerrieri del Meditarraneo. Tra Storia e mito" sulla pagina Facebook di Sardegna Turistica tv. Con lui, in qualità di esperto della civiltà nuragica, ci sarà l'archeologo Alfonso Stiglitz.

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