La Nuova Sardegna

Pino e gli anticorpi, ruolo drammatico in un film di Angius

Roberto Sanna
Pino e gli anticorpi, ruolo drammatico in un film di Angius

La svolta per i fratelli sassaresi. Con la pellicola "I giganti" saranno in concorso al festival di Locarno

19 luglio 2021
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SASSARI. In un anno così particolare, può succedere anche di vedere Pino e gli Anticorpi, ovvero i principi della risata, impegnati in un’inedita parte in un film drammatico e con quello presentarsi a una passerella importante come il Festival di Locarno. Il film si intitola, come è noto, “I giganti” ed è diretto da Bonifacio Angius, che ha avuto l’intuizione e forse anche il coraggio di chiedere a Michele e Stefano Manca di fare qualcosa di diverso (se non diametralmente opposto) da quello che per anni hanno portato in scena nelle piazze, in tv e nei loro film.

«Come è potuto succedere? Semplicemente siamo attori e un regista ci ha chiesto di lavorare in un suo film – racconta Stefano Manca –. Bonifacio Angius ci ha dato una grande opportunità, quella di partecipare a uno dei festival più prestigiosi e per giunta nella selezione più importante. Ci ha detto che ci vedeva adatti a una parte nel suo film, un lavoro che ha cinque protagonisti. Come è stato cimentarsi per la prima volta in una parte drammatica? Ci siamo trovati molto bene, devo dire che è stata una bella esperienza poter lavorare con un regista come Bonifacio che è uno che ha le idee molto chiare. Per noi, appunto, è stata una grande opportunità e anche una bellissima esperienza, poi come sempre toccherà a chi andrà in sala esprimere il verdetto. A me personalmente il film è piaciuto ma ammetto anche di essere un po’ di parte... E la sala, come tutti sappiamo, è sempre un’incognita. E a parte tutto, siamo molto soddisfatti».

Il lavoro dei due fratelli sassaresi, sulla cresta dell’onda ormai dagli anni Novanta, non si ferma qui. Il periodo è quello che è, così il loro lavoro è ormai a 360 gradi e il cinema continua a essere un territorio molto battuto, quasi familiare dopo i primi due film. C’è stato quello con Bonifacio Angius, già pronto per i festival e le sale, e c’è anche un lavoro in corso d’opera, stavolta su binari più consueti: «Siamo impegnati in Lombardia in un film ad alta... caratterizzazione sarda. Si intitola “Mollo tutto e apro un chiringuito” e con noi recitano anche Benito Urgu, Simonetta Columbu e Massimiliano Medda. Un film che nasce dal personaggio Facebook del Milanese imbruttito e, anche nelle risate, va a toccare temi a noi cari come per esempio lo spopolamento. Questo resta a tutti gli effetti un film comico, si ride e anche tanto».

Resta da capire se, in momenti storici come questo che stiamo vivendo, far ridere sia diventato più difficile: «Direi di no, se non altro perché adesso c’è davvero bisogno di ridere e staccare dalle difficoltà quotidiane – commenta Stefano Manca –. Io almeno la vedo così, anche per esperienze personali: ridere ti aiuta almeno ad accettare la drammaticità di certe situazioni, non cambia nulla però almeno eviti di cadere nella disperazione più profonda». Il problema, casomai, è di trovare un luogo, fisico o virtuale, dove mettere in pratica l’arte di far ridere: «Devi adattarti. C’è il cinema, c’è il web. Abbiamo prestato il nostro volto anche alla campagna pubblicitaria dell’Atp, che resta comunque un’azienda v alida quanto tante altre in Italia. Alla fin fine è una situazione che ciclicamente si ripete: pensate a quando è arrivata la tv, non è che abbiamo smesso di andare al cinema o fare vita sociale, si tratta solo di imparare a conviverci. Casomai devi imparare ad adattare il linguaggio».

E un mix di questi nuovi modi di essere presente sarà lo spettacolo che Pino e gli Anticorpi presenteranno finalmente dal vivo nelle prossime settimane: «Dopo tanto tempo ritorneremo in scena all’aperto, il 22 luglio a Sassari, all’interno del cartellone di “Sassari Estate”. Dobbiamo ringraziare il Comune di Sassari, che nell’organizzazione di questi eventi si è accollato parti importanti dello spettacolo come l’allestimento e gli spazi, onestamente senza questo aiuto non so se saremmo riusciti a portare in scena lo spettacolo. Si intitola “Il meglio di...” ed è uno spettacolo dove portiamo i nostri pezzi e i nostri personaggi più conosciuti, che però cambiano di volta in volta, con cose vecchie e nuove. La novità è che mezzora di questo spettacolo verrà trasmesso sulla nostra pagina facebook e noi, in quei momenti, dovremo rivolgerci non solo alla platea reale ma anche a quella virtuale utilizzando così un linguaggio differente. Una formula che abbiamo in qualche modo già sperimentato, quella della diretta web, e che resta attuale e molto simpatica».

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