La Nuova Sardegna

 

Maratona di musica e parole, Siligo celebra i sardi nel mondo

Maratona di musica e parole, Siligo celebra i sardi nel mondo

La tromba di Paolo Fresu in primissimo piano per un breve e intenso assolo sulle note di “No potho reposare”nle premio Maria Carta

06 settembre 2021
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La tromba di Paolo Fresu in primissimo piano per un breve e intenso assolo sulle note di “No potho reposare” e poi le launeddas di Andrea Pisu, l’organetto di Vanni Masala, le voci di Luca Mascia, Beppe Dettori, Maria Giovanna Cherchi e Valeria Carboni e l’arpa di Raul Moretti. Ma soprattutto l’immagine e la voce unica di Maria Carta inserite in un video mostrato in anteprima nel corso della 19ª edizione del Premio Maria Carta andata in scena ieri nella piazza di Siligo. Un video che, a quanto ha annunciato il presidente della Fondazione Leonardo Marras, girerà per il mondo come omaggio agli emigrati sardi.

La lunga maratona di musica e parole, condotta da Giacomo Serreli e Luca Gentile, era cominciata nel pomeriggio nel paese natale di Maria Carta. Da subito la consegna del primo premio all’azienda Numera Spa «per i servizi d’elevata qualità offerti nel settore dell’informatica, che le hanno consentito di conseguire un livello d’eccellenza nel panorama delle aziende sarde, contribuendo negli anni allo sviluppo economico del territorio». Un territorio, come è stato sottolineato dai tanti ospiti sul palco del Premio, di cui però non si possono ignorare le criticità come quella dello spopolamento: «Il nostro è un piccolo paese – ha detto il sindaco di Siligo Giovanni Porcheddu – con un alto tasso di laureati perciò molti giovani hanno lasciato il centro per avere maggiori opportunità altrove. Un piccolo-grande segnale in controtendenza però lo voglio annunciare: la riapertura dell’asilo comunale, un fatto importante che spero ci porterà bene». Poi spazio alle note dell’isola tra innovazione (interessante l’esibizione della cantante jazz Elisa Carta in duo con il bluesman Francesco Piu), tradizione (molti applausi per i tenores Su Populu Sardu di Oliena che hanno incantato con le loro voci arcaiche) e contaminazione (ha colpito la versione riveduta e corretta di alcuni brani della cultura celtica e di “Sounds of silence” da parte del duo Fantafolk).

Ma la cerimonia era proseguita con l’assegnazione degli altri premi. Sul palco è salito Angelino Mereu, presidente dell’associazione culturale Sardi in Toscana Angelino Mereu a cui il sindaco di Siligo e il presidente del Consiglio regionale Michele Pais hanno consegnato una targa «per la costante vicinanza e sostegno ai nostri emigrati in Toscana e l’intensa serie di eventi realizzati per affermare e divulgare il nostro originale patrimonio culturale». Tra i momenti più coinvolgenti l’esibizione dei Tazenda, gruppo simbolo del pop sardo sempre in bilico in modo efficace, tra passato e futuro, che hanno eseguito tre brani celebri, la premiazione del rocker più famoso dell’isola, il cagliaritano Joe Perrino con le sue “Canzoni di malavita” e, a conclusione di una serata ricca e vivace, la consegna del Premio Maria Carta alla cantautrice Maria Luisa Congiu, popolarissima e amata espressione del canto isolano.

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