La Nuova Sardegna

“Sardegna viva”

L’Ogliastra, una grande oasi verde che custodisce meravigliosi tesori

di Domenico Ruiu
L’Ogliastra, una grande oasi verde che custodisce meravigliosi tesori

Il terzo volume della collana “Sardegna viva” – in edicola venerdì prosimo con La Nuova a 8.50 euro oltre il prezzo del quotidiano – è dedicato al Sarrabus, al Gerrei, al Salto di Quirra e all’Ogliast...

21 settembre 2021
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Il terzo volume della collana “Sardegna viva” – in edicola venerdì prosimo con La Nuova a 8.50 euro oltre il prezzo del quotidiano – è dedicato al Sarrabus, al Gerrei, al Salto di Quirra e all’Ogliastra.

Nel primo capitolo, il geologo Francesco Murgia fa un inquadramento generale delle montagne di questa zona della Sardegna; il microbiologo Antonio Farris e il botanico Emmanuele Farris descrivono la grande biodiversità che caratterizza questo territorio e rimarcano come le poche modificazioni ambientali causate dall’uomo e la notevole eterogeneità altitudinale, geologica e morfologica, abbiano favorito la permanenza in quest’area di numerose specie animali e vegetali, alcune delle quali uniche a livello mondiale.

Il micologo Renato Brotzu, nel secondo capitolo dedicato ai funghi, definisce questi ambienti come un vero e proprio paradiso di sorprese data la grande quantità di specie fungine che si possono trovare e osservare. Il viaggio editoriale inizia dai Monti dei Sette Fratelli raccontati dal giornalista Lello Caravano, che mette in risalto come le qualità ambientali e naturalistiche di questo territorio si intersecano con leggende e racconti intriganti che rivestono di un alone fiabesco queste stupende località. Il capitolo è arricchito da una scheda dedicata all’euprotto, la rara e minacciata salamandra sarda, che nei corsi d’acqua di questi monti ha uno dei suoi rifugi più importanti.

Il capitolo riservato al corvo imperiale – specie comune in tutte le montagne della Sardegna – ne svela l’indole aggressiva e l’insofferenza verso ogni altro volatile presente nel suo territorio. La varietà paesaggistica e della natura dell’Ogliastra è rappresentata con brevi schede descrittive di alcune tra le località più suggestive e attraenti di questa terra: la selvaggia Valle di Mamutorco, nel territorio di Baunei, poco nota quanto rudemente affascinante; l’incredibile fenditura di Sa Brecca de is Tapparas, a Perdasdefogu, una spaccatura lunga 250 metri, profonda 50 metri e larga, a tratti, appena più di un metro; Paule Mundugia, un “altrove” inimmaginabile nei monti di Talana; Su Stampu ’e su Turrunu, la grotta “forata” da una cascatella tra Sadali e Seulo. Il Monte Ferru di Cardedu è descritto attraverso la storia dei suoi significativi toponimi, che fanno rivivere tempi lontani in cui sa fura, il furto del bestiame, era un rimedio utile per la sopravvivenza.

Il viaggio continua nelle montagne interne dell’Ogliastra, in un alternarsi di scenografie di tacchi e di tonneri, di cascate e di boschi e di altre particolarità eccellenti. In questo territorio Montarbu è sicuramente la località più rappresentativa; per i locali è semplicemente Su Tonneri, “il tacco” per antonomasia. A Su Tonneri ha lavorato per diverso tempo Salvatore Cannas, guardia dell’allora Azienda Foreste Demaniali, un personaggio molto particolare, vagamente romantico, divenuto famoso in tutta la Sardegna per l’incredibile rapporto familiare instaurato con le fiere di Montarbu, mufloni in particolare. Stellina, una mufla da lui adottata in tenerissima età, fu “star” a pieno titolo per tantissimi anni, capace di influenzare il futuro rapporto con la natura dei giovani studenti che giunsero in quelle località con le numerose uscite didattiche organizzate dalle scuole proprio per incontrarla.

La chiusura del volume di “Sardegna viva” dedicato all’Ogliastra è dedicata alle grotte: il Gruppo Grotte Ogliastra ci accompagna nei suggestivi e contorti cunicoli che si sviluppano all’ombra dei tacchi, svelandone fascino e misteri.

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