La Nuova Sardegna

La nuova collezione di foulard di Bagella, dove batte il cuore femminile dell'isola

Gabriella Grimaldi
Il foulard dedicato a Edina Altara
Il foulard dedicato a Edina Altara

Dedicata a Grazia Deledda, Edina Altara e Nereide Rudas, tre donne che hanno influenzato il Novecento, e disegnata da Paolo Curreli

01 novembre 2021
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SASSARI. Il brand Bagella di Sassari presenta una nuova collezione di foulard realizzata dal designer Paolo Curreli e ispirata a tre donne sarde emblematiche per il loro ruolo nella cultura del '900: Grazia Deledda, Edina Altara e Nereide Rudas.

«La scelta è motivata, non solo dalla valenza oggettiva del loro operato – spiega Rinaldo Bagella – svolto in ambiti molto diversi, ma nasce anche dall’idea di sottolineare il coraggio che accomuna queste donne che nel secolo scorso riuscirono ad esprimere la propria arte e il proprio pensiero critico ed affermarsi in un universo maschile». La collaborazione tra Bagella e Curreli giunge così al terzo anno consecutivo consolidandosi come un appuntamento in cui design e tradizione sarda creano un sodalizio virtuoso. «Ho scelto una citazione della secessione viennese per Deledda – spiega Curreli – per allontanare la sua figura dal folclorismo e riposizionarla nella temperie europea. Altara ho voluto rappresentarla invece come un Andy Warhol per la molteplice attività della sua “factory”. Nereide Rudas ha per me sondato l’anima dell’isola dei coralli, il sangue nascosto nelle sue profondità».

La nuova collezione verrà venduta oltre che nello storico negozio del Corso a Sassari anche online attraverso l’e-commerce del brand. La collezione sarà presentata sui social dalle immagini dei foulard e dai testi che approfondiscono le personalità delle tre figure femminili protagoniste del progetto. I testi sono stati curati dalla professoressa Antonella Camarda, storica dell’arte e direttrice del Museo Nivola di Orani e da Bastiana Madau autrice, editor e critica letteraria.

«Altara è una intellettuale che si nutre di mille suggestioni – scrive Camarda – rielaborando in uno stile inconfondibile, confrontandosi alla pari con i più grandi del suo tempo» e sono proprio queste suggestioni che emergono nel foulard disegnato da Curreli.

«La geniale nuorese – scrive invece Madau su Deledda – attuò la sua operazione artistica, facendo sì che l’isola dei Sardi diventasse la “terra del mito” ed entrasse così a far parte dell’immaginario europeo. Lo sguardo dell’artista e designer di questo meraviglioso foulard, pensando alla scrittrice, Nobel per la Letteratura, ci restituisce le fattezze di una regina. La grandezza, la regalità, l’autorevolezza e l’enorme bellezza della sua scrittura non si sarebbero potute tradurre in una visione più piena: con gli stilemi dell’Art Nouveau, la sontuosità dei gioielli della tradizione sarda, il giallo del sole e i colori della terra».

Nereide Rudas è stata la prima donna, in Italia, a fondare e dirigere, nel 1978, una clinica psichiatrica. «Ma si è distinta – scrive Madau – non solo come profonda conoscitrice dell’animo umano ma anche come specialista delle dinamiche che hanno concorso ad alimentare la mitologia e la mitografia sulla Sardegna; è considerata infatti un autentico perno della cultura sarda, a cui ha dedicato accurati studi». Tra i saggi, “L’isola dei coralli. Itinerari dell’identità” - a cui principalmente si ispira il disegno del meraviglioso foulard di Curreli - in cu i l’autrice delinea il profilo di un popolo alla ricerca di una più piena coscienza di sé. Il foulard ha uno sfondo blu notte, tonalità che evoca le profondità marine dove cresce il corallo ma anche l’insondabilità della psiche».

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