La Nuova Sardegna

1908. Un giorno nella vita di Sassari: così La Nuova raccontava i fatti della città

Le notizie pubblicate nella Cronaca di Sassari del 24 febbraio 1908
Piazza d'Italia in una cartolina illustrata dei primi del Novecento
Piazza d'Italia in una cartolina illustrata dei primi del Novecento

Dagli eventi mondani alla cronaca nera, dal commercio alle contravvenzioni. E un femminicidio sfiorato: pittore accoltella l'amante

16 novembre 2021
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RIPOSO FESTIVO - Anche i venditori di semi di zucca abbrustoliti e di noccioline americane si lamentano anch'essi perché, per effetto della legge sul riposo festivo, sono impediti nel loro piccolo commercio che vive per l'appunto sulla vendita che si fa nelle domeniche.

NOTE LIETE - Ieri sera tutti gli impiegati della ditta Andry Luzzi si riunirono a banchetto all'albergo d'Italia per festeggiare le nozze del principale signor Claudio Andry, che avvennero ieri, alla Spezia con la signorina Anna Bazzel. Regnò la massima cordialità.

PER UNA FAMIGLIA SVENTURATA - Dal signor E.D. è stata consegnata una lira a benefizio della famiglia sventurata, di cui ci siamo ripetutamente occupati.

IL VEGLIONE DELLA TORRES - Non poteva mancare di riuscire - come infatti è riuscito - un simpaticissimo trattenimento danzante quello offerto la scorsa notte dalla Torres alle famiglie dei soci e agli invitati. Vorremmo enumerare le molte bellissime signore e le moltissime signorine, ma il cronista ha creduto bene, invece di prendere nota sul carnet, di darsi alla pazza gioia. (...) All'alba - o meglio - al giorno, nella sala del Civico si polkava ancora... La lotteria di bellissimi oggetti attrasse la cupidigia generale. Vinsero un'alzata di bronzo per tavola il numero 102; due portafiori in bronzo il numero 162.

TRA AMANTI - Ieri sera, verso le 18.30 in via Scanu n. 1, certo Ugliega Lorenzo, pittore, nonché ex vigilato speciale della p.s. venne a questione con la propria amante certa Cubeddu Giuseppina, di Giovanni, d'anni 24, da Sorso. Non sappiamo precisamente perché la rissa sia avvenuta, ma pare che si debba alla gelosia. Il fatto sta che ad un certo punto l'Ugliega estrasse un coltello e si avventò contro la Cubeddu tentando di colpirla. La donna però riparandosi con le mani riuscì a schivare i colpi, e riportò solo due ferite da taglio all'anulare ed al mignolo della mano sinistra. Le grida inoltre fecero accorrere gente e fra questa alcuni soldati che ridussero all'impotenza il focoso sanguinario amante consegnandolo poscia ai carabinieri. L'Ugliega fu mandato a San Sebastiano ed è probabile dovrà rispondere di mancato omicidio. La donna, per conto suo, andò all'ospedale a farsi medicare.

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UN BRUTTO PERICOLO - Stamane verso le ore 9 fu evitata una grave disgrazia. Un cavallo attaccato ad un calesse guidato da uno sconosciuto transitando per via Università a corsa sfrenata poco mancò non travolgesse sotto le ruote una bambina di circa 6 anni che usciva da via Capo d'Oro. Evitò la disgrazia il falegname Cristoforo Pinna che tolse si può dire la bambina di fra le zampe del cavallo.

DISGRAZIA SUL LAVORO - Ieri verso le ore 8 certo Flores Giovanni di anni 19 da Sassari in un predio della regione Li Bombi mentre faceva certi lavori campestri, si diede un colpo di zappa sul piede destro, riportando una ferita guaribile in otto giorni.

AL LAVATOIO DI ROSELLO - L'altra mattina verso le ore 9 e tre quarti avvenne una baruffa fra alcune donne rimaste sconosciute. Dopo le solite ingiurie vituperi reciprocamente lanciatisi furono dagli astanti separate senza che riuscissero a venire alle mani.

NEI BALLETTI - Non occorre dire che per tutta la notte nei numerosissimi balletti popolari della città si sacrificò a Tersicore e a... Bacco. Nessun incidente.

CONTRAVVENZIONI - Dagli agenti municipali furono dichiarati in contravvenzione: Diana Maria fu Giuseppe, Faedda Antonia fu Giuseppe, Sechi Rosa di Antonio, Casu Luigi di Nicolò, Achenza Giovanni Maria fu Pietro, per gettito di acqua sporca e immondezze; Coda Pietro fu Basilio, Pintus Giovanni fu Giacomo, Lobino Gaetano fu Vincenzo, perché lasciavano vagare i cani senza museruola; Maniga Antonio di Baingio, perché lanciava cose atte ad offendere le persone; Mura Giovanni fu Salvatore, perché guidava il cavallo attaccato alla carretta restando seduto sul veicolo; Mura Salvatore di Efisio, perché spingeva il carretto a mano a corsa sfrenata nella piazza Azuni con pericolo di investire qualche passante.

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