La Nuova Sardegna

I Giganti tra i templi della Magna Grecia

di Stefano Ambu
I Giganti tra i templi della Magna Grecia

La civiltà nuragica in mostra a Paestum alla Borsa mediterranea del turismo archeologico

18 novembre 2021
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I giganti di Mont’e Prama nei templi di Paestum: la civiltà nuragica incontra la Magna Grecia. L’occasione è data dalla Borsa mediterranea del turismo archeologico in programma proprio a Paestum dal 25 al 28 novembre. In trasferta Gal Sinis (l’associazione che promuove i processi di sviluppo nell’area territoriale di Baratili San Pietro, Cabras, Narbolia, Riola Sardo e San Vero Milis) e la Fondazione Mont’e Prama - che gestisce il patrimonio costituito dalle statue di Mont’e Parma, l’area archeologica di Tharros, la Torre di San Giovanni e l’ipogeo di San Salvatore. «Si tratta della prima presenza ufficiale dall’atto costitutivo della Fondazione – spiegano i presidenti Alessandro Murana e Anthony Muroni –. Abbiamo scelto un evento prestigioso per dare avvio a un processo di promozione del patrimonio archeologico che rappresenta la Sardegna a livello internazionale».

Un modo per fare conoscere alle nuove generazioni un mondo spesso liquidato in poche righe dai libri di scuola. A Paestum bambini, ragazzi e scolaresche avranno modo di conoscere l’epoca nuragica attraverso i laboratori organizzati all’interno dello stand dalla Cooperativa Penisola del Sinis, che gestisce i siti archeologici e il museo civico di Cabras. Quattro riproduzioni dei Giganti di Mont’e Prama accoglieranno il pubblico in uno spazio comune destinato a diventare uno dei punti di attrazione più importanti della mostra. Si parte dall’archeologia. Ma ci sarà anche il modo di allargare la proposta ad agroalimentare , ricettività e offerta turistica. Muroni interverrà al convegno legato ai rapporti tra i parchi, i musei statali autonomi e le fondazioni nella gestione del patrimonio archeologico. In vetrina Tharros, l’ipogeo di San Salvatore di Sinis e Cuccuru is Arrius. Per arrivare sino a Mont’e Prama. Un’occasione per raccontare la Sardegna al mondo. Il programma della mostra mette in campo 100 tra conferenze e incontri in 5 sale in contemporanea, 400 tra moderatori e relatori, 150 espositori (ben diciotto regioni) il Ministero della Cultura con 500 mq e i parchi e i musei autonomi) da 20 Paesi, 40 buyer tra europei e nazionali. Una festa della cultura con ArcheoVirtual (la mostra di archeologia virtuale con 10 produzioni), ArcheoExperience (i laboratori di archeologia sperimentale) e ArcheoStartup (13 imprese giovanili del turismo culturale).

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