La Nuova Sardegna

La «condotta indecente» sul set costa a Spacey 30 milioni di dollari

La «condotta indecente» sul set costa a Spacey 30 milioni di dollari

NEW YORK. Una vera batosta per Kevin Spacey. Dopo due anni di battaglie legali dietro le quinte, un arbitrato ha deciso che l'attore finito in disgrazia per molestie sessuali deve pagare quasi 31...

24 novembre 2021
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NEW YORK. Una vera batosta per Kevin Spacey. Dopo due anni di battaglie legali dietro le quinte, un arbitrato ha deciso che l'attore finito in disgrazia per molestie sessuali deve pagare quasi 31 milioni di dollari ai produttori di “House of Cards” per aver «ripetutamente rotto gli obblighi contrattuali» violando i codici di condotta sul sexual harassment. Il verdetto risale a 13 mesi fa ed è venuto in luce solo ora perché la società di produzione Media Rights Capital (Mrc) si è rivolta alla Superior Court di Los Angeles per confermare il pagamento. Spacey, che per cinque stagioni aveva vestito su Netflix i panni del perfido presidente Frank Underwood, non è mai stato condannato in tribunale per molestie, ma nel 2017 era stato estromesso dalla popolare serie su Netflix dopo che, durante le riprese della sesta stagione e mentre infuriava a Hollywood lo scandalo Harvey Weinstein, l’attore Anthony Rapp lo aveva accusato di abusi quando era ancora un ragazzino. Una ventina di giovani uomini erano poi usciti allo scoperto e accuse erano emerse anche dal set di “House of Cards”. Mrc e Netflix avevano sospeso le riprese e avviato un’inchiesta interna al termine della quale Spacey era stato sospeso dal suo ruolo di protagonista e dal team di produzione. Nell’arbitrato, che include oltre un milione di dollari in spese legali, si afferma che Mrc ha subito danni da milioni di dollari per via della condotta del divo, tra cui la necessità di riscrivere completamente la sceneggiatura e abbreviare la sesta stagione da 13 a otto episodi. Due volte premio Oscar per “I soliti sospetti” e “American Beauty”, Spacey era stato tra i primi vip di Hollywood dopo Weinstein a venire travolto da scandali sessuali.

Dopo le accuse di Rapp, che l’anno scorso gli ha fatto causa in un tribunale federale, nel novembre 2017 la Cnn aveva citato multiple fonti secondo cui l’attore aveva creato un ambiente «tossico» sul set di “House of Cards”, facendo commenti volgari e mettendo le mani addosso a ragazzi dello staff. Dopo l’espulsione dalla serie Ridley Scott aveva cancellato le scene del film “Tutti i soldi del mondo” in cui Spacey appariva nella parte del petroliere J. P. Getty: il ruolo era stato affidato poi a Christopher Plummer che aveva ottenuto una nomination agli Academy Awards. I guai legali e di immagine avevano avuto la meglio sulla credibilità artistica della star: nel 2018 il suo ultimo film, “Billionaire Boys Club”, girato prima che venissero in luce le accuse di abusi, era stato un flop con appena 126 dollari di incassi nel primo venerdì di apertura. Solo di recente, rompendo l’ostracismo contro il collega, l’italiano Franco Nero ha affidato a Spacey un ruolo nel suo nuovo film “L’uomo che disegnò Dio”.

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