La Nuova Sardegna

1990. «Comprate Budelli, costa solo 10 miliardi»

di Tony Addis, 2 marzo 1990
Uno scorcio dell'isola di Budelli
Uno scorcio dell'isola di Budelli

Un annuncio sul Corriere della Sera: scatta la mobilitazione per tutelare il paradiso

29 novembre 2021
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LA MADDALENA – Il paradiso terrestre è in vendita, costa solo dieci miliardi. Per saperne di più, chiamate il 42617 o il 494247 di Cagliari: risponde Gianni Murroni, incaricato di trattare l’«affaire». Persona gentilissima, al cronista, che l’ha chiamato ieri, subito dopo aver letto l’annuncio pubblicato dal Corriere della Sera – Spiaggia rosa, rocce e mare incontaminati, vendiamo l’isola di Budelli, situata nell’estremo nord della Sardegna, nelle Bocche di Bonifacio, fra le isole della Maddalena e di Lavezzi (francese). L’estensione è di 175 ettari, completamente disabitata e con tipica vegetazione mediterranea – ha detto: «Il telefono squilla in continuazione: cinquantotto chiamate, stamane: da Milano, Torino, Genova, La Spezia, Roma... È roba da non crederci, io non ci avrei creduto. A lei, interessa il prezzo? Glielo dico subito: dieci miliardi, intorno alle seimila lire a metro quadrato, un affarone. Li avessi io, i dieci miliardi...».

Non li ha neppure il cronista (purtroppo), quei soldini; anche se è stato costretto a presentarsi come ricco industriale del granito, per capire il senso di tutta l’operazione. Ma che c’è, dietro l’annuncio del Corriere della Sera? Il partito del cemento torna alla carica, vuole costruire ville per nababbi in un’isola ch’è il simbolo delle bellezze naturali? E perché oggi? Sarà bene organizzare le difese. (...) I vincoli ci sono, ignorarli è impossibile. E l’avvocato li elenca tutti. Ma lascia intendere che c’è rimedio a tutto. Esistono le deroghe, no? Sì, però... Nessuna garanzia, avvocato? No, di certezze, non ce ’è neppure una, ancora. Ma con i piani paesistici... Con quelli, sì, che si potrebbe aprire qualche spiraglio (...)

Ma, se è impossibile piantarci una tenda, a Budelli, chi la compra, quest’isola di sogno? Uno che vuole vivere il resto della vita nel paradiso terrestre, non sicuro d’andare a finire in quell’altro, evidentemente. Un progetto realizzabile, bastano dieci miliardi (persino trattabili, c’è da scommetterci). Da versare, uno sull’altro, alla società italo-svizzera che ha comprato questa vera e propria perla dell’arcipelago della Maddalena da Pierino Tizzoni, un imprenditore che ha fatto quattrini a palate con la vendita di lotti sul mare (pagamento, con bollettino di conto corrente) a Costa Paradiso. È diventato tanto ricco, alla fine, che ha deciso di comprare Budelli, fiore all’occhiello delle sue operazioni turistico-speculative. Forse, per diventare ancora più ricco; forse per fare rimanere a bocca aperta i suoi ospiti; forse, per abitare in un angolo, tra i più belli, del paradiso terrestre.

Quella spiaggia rosa si trova solo lì, a Budelli, in mezzo a un mare unico. Quest’isola da favola, ora, torna sul mercato. Ma è difficile che qualche operatore turistico s’arricchisca, se dovesse comprarla. Su Budelli, ormai, sono puntati gli occhi di tutti: anche degli ambientalisti, pronti a scattare, per evitare sconci; e dei maddalenini, primi custodi della sua incomparabile bellezza. Dice Angelo Comiti, assessore della giunta laica e di sinistra (in crisi): «È risaputo che la Regione vuole costituire, nel nostro arcipelago (di cui Budelli fa parte), un parco naturale. Addirittura, ho notizia (oggi, non posso scendere in particolari) che si sta costituendo una società internazionale per convincere i proprietari a vendere Budelli a un prezzo ragionevole, per realizzare il progetto del parco delle Bocche di Bonifacio. A prescindere da come vada, è certo che nessuno può pensare di diventare proprietario di un’isola come Budelli, per costruirvi, magari sulla spiaggia, o nei dintorni». Chiaro? I maddalenini non sono soli.

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