La Nuova Sardegna

Mostra fotografica a parigi 

Zizola racconta gli antichi riti della tonnara

Zizola racconta gli antichi riti della tonnara

SASSARI. Approda a Parigi, con la curatela di Laura Serani la mostra Sale Sudore Sangue, che espone 65 immagini di Francesco Zizola realizzate in Sardegna e in particolare nelle tonnare di Portoscuso,...

30 novembre 2021
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SASSARI. Approda a Parigi, con la curatela di Laura Serani la mostra Sale Sudore Sangue, che espone 65 immagini di Francesco Zizola realizzate in Sardegna e in particolare nelle tonnare di Portoscuso, Porto Paglia e Cala Vinagra.

Una serie fotografica che vuole esplorare attraverso un linguaggio visivo articolato e complesso, il rapporto tra uomo e natura e la sua influenza sul mare.

Il sistema della tonnara inventato dai Fenici si tramanda nel mar mediterraneo da millenni e oggi sopravvive solo in Sardegna. Un sistema di pesca considerato sostenibile e che offre all’artista materia visiva per una narrazione che si rifà ad immagini ancestrali e a metafore che attraversano il tempo e lo spazio.

Il progetto espositivo è completato dal libro fotografico, edito da PostCart, arricchito dal racconto di Emilio Salgari “La pesca dei tonni” e dal cortometraggio “As If We Were Tuna”. Sale Sudore Sangue affronta il tema del mare e della crisi ambientale legata a una delle più gravi minacce della storia: la pesca intensiva e i rischi per l’ecosistema marino. La mostra, che fa riferimento al più ampio progetto sui limiti dell’uomo rispetto agli elementi naturali, ci porta indietro nel tempo, in una Sardegna dove ancora esiste l’antico rito della mattanza e i pescatori sono gli ultimi testimoni della relazione simbiotica esistente tra l’uomo e il mare.

Le immagini parlano di una pesca al tonno indubbiamente crudele, ma estremamente selettiva e concentrata in un breve periodo di tempo, e per questo in grado di rispettare il ciclo della vita marina e gli equilibri ambientali che a questo sono connessi. Un’antica pratica di pesca sostenibile che rischia di scomparire soprattutto a causa della pesca di tipo industriale che poco si preoccupa della preservazione dell’ecosistema marino e dei suoi organismi ma punta alle regole del consumo.

La drastica diminuzione delle riserve di pesce nel mare mette a rischio non solo il delicato equilibrio di tutti i mari del mondo, ma anche il futuro stesso dell’intero ecosistema Terra e delle generazioni che verranno.



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