La Nuova Sardegna

1950. Il celebre penalista nuorese e il mitico direttore dell'Fbi scrivono sulla Nuova Sardegna nello stesso giorno

Leonardo Di Caprio nei panni di Hoover, direttore Fbi,  in "J. Edgar" (2011) di Clint Eastwood
Leonardo Di Caprio nei panni di Hoover, direttore Fbi, in "J. Edgar" (2011) di Clint Eastwood

Il 17 settembre un articolo di Gonario Pinna sulla Sardegna vista dalla stampa estera e un breve saggio di John Edgar Hoover sui metodi di lavoro della polizia

03 dicembre 2021
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Sorprendenti coincidenze sulle pagine di un giornale provinciale (ma non troppo). Nello stesso giorno, domenica 17 settembre 1950, il grande penalista nuorese Gonario Pinna continua la sua rassegna di articoli sulla Sardegna vista dalla stampa estera, mentre il gran capo dell’Fbi, John Edgar Hoover (“esclusiva della Nuova”, è scritto in fondo al pezzo), confronta i metodi di lavoro della polizia di uno stato dittatoriale e di quella di un regime democratico.

Il giornale (sei pagine, 20 lire il prezzo in edicola) apre con la guerra in Corea: La riscossa delle forze dell’ONU. Le tre colonne di spalla in prima pagina sono dedicate all’articolo di Pinna, La Sardegna e il vasto mondo. Come se avesse a disposizione Internet, l’avvocato e saggista spazia da “The Shepherd of the Nuraghi” (articolo della rivista Picture Post con «le bellissime fotografie di Federico Patellani») a “La Sardaigne assainie” del professor Oscar L. Forel, pubblicato su Medècine et Hygiène di Ginevra; da “South Italian Plight” sul londinese Times a “San Antuon” di Margit Gantenbein (National Zeitung di Basilea).

I temi sono i più vari: le condizioni di vita dei pastori, la lotta alla malaria, i progetti di riforma agraria, le tradizioni... «La Gantenbein descrive alcuni elementi tra folclorici e tradizionali intorno al culto del protettore degli animali e trova modo di imbattersi in un asinello sardo che – guarda caso! – a un certo punto s’incoccia e non vuol andare più innanzi. Il bozzetto è di scarso valore letterario; ma la tenace e splendida coerenza degli asini sardi meritava di essere anche una volta segnalata».

Dalla prima alla terza pagina: ben quattro colonne a firma di John Edgar Hoover (1895-1972), direttore per 48 anni della polizia federale Usa. Un personaggio tanto potente e mitico quanto sulfureo e ancor oggi discusso. Il titolo è Un colpevole tra venticinquemila indiziati: il sommario specifica che la democrazia non conosce i campi di concentramento e gli arresti clandestini. Una bella lezione, forse non sempre in linea con i metodi perfezionati dallo stesso Hoover in mezzo secolo di carriera.

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