La Nuova Sardegna

1903. L'uomo impara a volare e i piloti entrano nel mito: da Nazzari a Saint-Exupéry

di Fabio Canessa
Lo scrittore e aviatore francese Antoine de Saint-Exupéry
Lo scrittore e aviatore francese Antoine de Saint-Exupéry

L'attore sardo fu protagonista del celebre film "Luciano Serra pilota". L'ultima missione dello scrittore-aviatore francese partì da Alghero.

16 dicembre 2021
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Il giorno in cui il mondo divenne più piccolo. È il 17 dicembre del 1903 quando i fratelli statunitensi Wilbur e Orville Wright sperimentano con successo a Kitty Hawk (North Carolina) il primo mezzo «più pesante dell’aria» in grado di sollevarsi da terra e di volare in modo controllato grazie a un motore. Il coronamento del sogno più antico dell’essere umano, un’invenzione destinata a una rapida evoluzione che ha portato a un netto cambiamento delle distanze, in qualche modo rivoluzionato il concetto di spazio e tempo.

Allora quello che diventerà uno degli aviatori più famosi della storia ha soltanto tre anni: Antoine de Saint-Exupéry, il pilota-scrittore conosciuto soprattutto per “Il piccolo principe”. L’autore del più classico dei classici della letteratura per ragazzi nell’estate del 1944 visse ad Alghero per alcune settimane, prima di trasferirsi in Corsica e decollare per una missione ricognitiva che gli sarà fatale. L’ultimo volo di Saint-Exupéry, avventuriero romantico che non riusciva a stare con i piedi per terra. Troppo forte il desiderio di solcare i cieli, sopra montagne o deserti, dalle Ande al Sahara.

Curioso come tra il Sudamerica e l’Africa voli, cinematograficamente, anche Amedeo Nazzari in uno dei suoi film più noti: “ Luciano Serra pilota” diretto da Goffredo Alessandrini, anche sceneggiatore insieme al grande Roberto Rossellini. L’attore, nato a Cagliari nel 1907 (vero nome Amedeo Carlo Leone Buffa), diventa allora la stella di prima grandezza del cinema nazionale che proprio in quel periodo si faceva più autarchico con la legislazione fascista studiata per ridurre l’importazione e la distribuzione dei film stranieri in Italia. Aitante e affascinante come un divo americano, Nazzari era già stato protagonista di un film dello stesso regista, “Cavalleria”, interpretando un ufficiale che passa all’aeronautica e trova la morte da eroe in una missione durante la Prima guerra mondiale quando il suo aereo viene abbattuto.

In “ Luciano Serra pilota”, che inizia proprio dopo il conflitto e si sviluppa nel corso degli anni sino alla campagna d’Africa, è un aviatore con una passione fortissima per il volo, tanto da non accettare quando si trova in difficoltà economiche un posto da operaio nell’azienda del suocero e tentare di fare fortuna oltreoceano. Dopo una serie di vicissitudini ha un incidente, viene creduto morto e sotto falso nome finisce a combattere la guerra in Etiopia dove ritrova il figlio, diventato anche lui in pilota, prima di trovare una morte eroica. Un film di regime, che ha il merito comunque di non esagerare con la retorica fascista, premiato alla Mostra di Venezia del 1938.

Nello stesso anno veniva inaugurato in Sardegna l’aeroporto di Fertilia, dove nel 1944 sbarcava Antoine de Saint-Exupery insieme all’amico e grande fotografo John Phillips per passare dieci settimane nella zona di Alghero, prima di ripartire con il suo P-38 Lighting per una missione finita tragicamente con l’inabissamento a largo di Marsiglia. Nel 1937 era stato invece inaugurato l’aeroporto di Cagliari-Elmas, il più importante dell’isola e intitolato al pilota Mario Mameli caduto durante la battaglia di Abissinia.

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