1892. La Nuova Sardegna diventa un quotidiano: «Giornale sperimentale e liberale»
AI NOSTRI LETTORI
Nel primo numero della Nuova Sardegna settimanale, il 9 agosto 1891, scrivevamo: «Intraprendendo questa pubblicazione non intendiamo però rinunziare al disegno – cui tanti amici diedero già adesione morale e concorso materiale – di una pubblicazione più ampia e più frequente che risponda interamente all'augurio espresso nel titolo del nostro periodico, La Nuova Sardegna: augurio che la cara isola nostra abbia a rinnovellarsi, a vivere di una vita intellettualmente e moralmente sana, economicamente prospera e feconda».
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:tempo-libero:1.40881203:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/tempo-libero/2021/11/03/news/1891-il-primo-editoriale-e-le-ambizioni-dei-fondatori-la-cara-isola-nostra-abbia-a-rinnovellarsi-1.40881203]]
Nulla abbiamo da mutare a queste parole: nulla da aggiungervi come programma, o meglio come professione di fede: la nostra è nota, e sarebbe inutile esporne qui i principii saldi e incrollabili, a cui non intendiamo rinunziare, e su cui non siamo disposti a fare delle restrizioni mentali. Ma il nostro giornale non sarà intollerante, né aprioristico. Convinti come siamo che i principii da noi professati avranno l'inevitabile trionfo dal tempo, il nostro giornale vuol essere e sarà un giornale sperimentale, in cui le idee e i fatti del giorno saranno esposti, sinceramente e senza tendenze soggettive, sottoponendoli al giudizio dei lettori. Il giornale che noi auguravamo, espressione del pensiero liberale della nostra isola, viene alla luce confidando nel favore del pubblico, da cui attende il suo unico appoggio, e per il quale è fatto.