La Nuova Sardegna

A Nuoro la ricostruzione dell’abito nuziale di Grazia Deledda

A Nuoro la ricostruzione dell’abito nuziale di Grazia Deledda

NUORO. «Abbiamo riportato un pezzo di Grazia a Nuoro, è stata una prova ardua di grande responsabilità». Giuseppe Pinu, direttore dell’Istituto Moda Immagine di Nuoro racconta l’impresa commissionata...

12 gennaio 2022
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NUORO. «Abbiamo riportato un pezzo di Grazia a Nuoro, è stata una prova ardua di grande responsabilità». Giuseppe Pinu, direttore dell’Istituto Moda Immagine di Nuoro racconta l’impresa commissionata dall’ISRE: ricostruire l’abito da sposa di Grazia Deledda indossato per le nozze della scrittrice con Palmiro Madesani, celebrate a Nuoro l’11 gennaio del 1900. La ricostruzione dell’abito – fatta in base a una piccola immagine – è esposta al pubblico da ieri nella casa Museo di Grazia Deledda a Nuoro. Il vestito sarà esposto nella camera da letto dell’unica donna italiana premio Nobel per la Letteratura (1926), ed è stato sapientemente ricostruito dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico con la supervisione di Franca Rosa Contu, già responsabile del settore museale ISRE, che ha coordinato i lavori dopo un attento e certosino lavoro di ricerca, che ha permesso di replicare nel dettaglio foggia, modello, tessuti e taglia del capo da matrimonio.

«Sono soddisfatta e onorata di aver realizzato questo lavoro» spiega Lucia Cherchi, la docente dell’Istituto Moda e immagine che ha fisicamente realizzato l’opera di ricostruzione dell’abito. «È un vestito di taffetà, un tessuto pregiato, tradizionalmente di seta, dalla foggia tipica dei primi del Novecento, la fodera in lana e le perline, che sono state applicate una per una, in un lavoro di ricamo lungo e faticoso, a renderlo scintillante come nella descrizione deleddiana».

Il vestito viene descritto minuziosamente dalla scrittrice dal marito a pochi giorni dalle nozze con una lettera che recita così: «Il vestito argento lilla sarà guarnito di perle: figurati lo scintillio; ti offuscherò addirittura, a meno che anche tu non ti metta le spalline e quella terribile sciabola di cui io ho tanta paura». L’esposizione rientra tra gli eventi organizzati dall’ISRE per il 150° anniversario dalla nascita della grande scrittrice nuorese.

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